È morta Sabina Colloredo
Morta due giorni fa Sabina Colloredo, amata e stimata scrittrice per ragazzi, all'età di 67 anni
Due giorni fa è scomparsa la famosa autrice per bambini e ragazzi, Sabina Colloredo. Si è spenta all’età di 67 anni a Milano dopo una lunga malattia.
L’annuncio della sua morte è stato dato dalle figlie, Zoe e Olivia che hanno voluto omaggiare la madre con la pubblicazione di questa frase: “Per i miei lettori e le mie figlie, ogni giorno mi sveglio, bevo il caffè e inizio a scrivere”. Concludendo poi: “Addio Strega – Mia madre – Mia madre era quello – Magia pura”. Un chiaro riferimento al suo ultimo libro, intitolato “Addio strega” uscito un mese fa, terzo titolo di una trilogia pubblicata da Gallucci, dopo i primi due “Non chiamarmi strega” e “Quando diventammo streghe”. Una saga dedicata alla caccia alle streghe in Italia e in Europa tra il XV e il XVI secolo con protagoniste figlie e madri, sorelle e amiche che fuggono dall’Inquisizione.
La carriera di scrittrice di Sabina Colloredo
Attenta e fedele interprete della cultura femminile e dell’infanzia, la Colloredo si è dedicata alla stesura di racconti destinati ai più piccoli, come quelli di Zoe, fino a comporre splendide autobiografie romanzate di figure come Rosa Parks, Frida Kahlo e Cleopatra.
Si è dedicata anche alle storie degli dèi Greci, pubblicando “Libere. Circe e le altre” ed “Eneide, in poche parole”.
La sua carriera inizia negli anni Ottanta come copywriter e poi come direttrice creativa nelle grandi agenzie di pubblicità milanesi. Diverse campagne pubblicitarie dell’epoca portano infatti la sua firma.
Poi la svolta nella sua vita con la completa dedizione alla scrittura. I sui libri, che spaziano tra racconti, romanzi storici e mitologici, biografie femminili e poesie, sono stati tradotti in molte lingue.
Il ricordo della scrittrice Nadia Terranova
Bellissime le parole dedicate a Sabina Colloredo da parte della scrittrice Nadia Terranova:
“Era pura gioia, intelligenza, libertà. Non esagero nemmeno di un pochino se dico che senza di lei sarebbe stato per me tutto più buio. Nessuna come lei era naturale e magica nello scrivere, perché nessuna come lei aveva dimestichezza con l’invisibile e la rarità. Era una delle autrici che tenevo stretta come faro, una di quelle che vent’anni fa mi aveva fatto pensare: ma allora scrivere per ragazze e ragazzi nel modo in cui dico io si può”.
Ed ancora:
“Quando ho creato una collana di libri per l’infanzia, che ha avuto purtroppo brevissima vita, ci donò una splendida Morgana illustrata da un’altrettanto splendida Lucia Scuderi.Sto curando un’antologia scolastica per le scuole medie in questo periodo. Lei avrebbe dovuto essere intervistata per introdurre una unità di genere ma aveva dovuto mancare l’appuntamento. Avrei dovuto intuire perché ma non volevo, il modo in cui parlava della malattia, il libro meraviglioso che ci aveva scritto su (“Tenetemi stretta”), l’ironia e la determinazione con cui mi intimava anche nel privato di non rivolgermi a lei con rassegnazione o compassione, mi avevano illusa che davvero sarebbe stata qui per sempre. Adesso so che resteranno per sempre registrate le mie domande senza le sue risposte. Grave mancanza: sarebbero state intelligenti, luminose e se necessario sconvenienti, come tutto quello che diceva e faceva ed era per questo che la volevo in tutti i progetti che mettevo su”.