È morto Renato Molinari

Si è spento a 78 anni Renato Molinari

Grave lutto nel mondo dello sport italiano: si è spento all’età di 78 anni Renato Molinari, leggenda della motonautica e campione del mondo.

morto Renato Molinari
Morto campione motonautica

Vanta nella sua carriera sportiva importanti riconoscimenti, come il Collare d’oro al merito sportivo, massima onorificenza dello sport italiano, ricevuto dal Coni nel 2018. Tre anni prima, invece, gli era stata dedicata una piastrella tra i grandi dello Sport nel Walk of Fame al Foro Italico.

La carriera sportiva di Renato Molinari

È scomparso nella giornata di ieri, venerdì 6 settembre, uno dei più grandi campioni della motonautica italiana, Renato Molinari.

Nato 78 anni fa a Nesso, un comune che si affaccia sul lago di Como, è cresciuto circondato da motoscafi. Il padre Angelo, infatti, oltre ad essere un pilota di motonautica, si occupava anche della progettazione e della costruzione di imbarcazioni.

campione motonautica scomparso a 78 anni
campione sportivo italiano

Molinari inizia la sua carriera sportiva giovanissimo, ad appena 18 anni. Una carriera costellata da grandi ed importanti successi che andavano dai campionati di Formula 1, tre i titoli vinti tra il 1981 e il 1984, alla 24 ore di Rouen, lungo la Senna e la 6 ore di Parigi, considerata la gara iconica per la motonautica. Tutte vinte quattro volte ciascuna. Da annoverare inoltre, le vittorie di Pavia-Venezia con il record della corsa, la 9 ore di Parker, il Trofeo Duca di York a Bristol e la Centomiglia del Lario.

Una sfolgorante carriera che non conosce eguali, terminata la quale esordisce come general manager del team Nordica nel 1985. In quello stesso anno, tornerà poi su un catamarano da lui stesso progettato: il Falcon 46.

Undici record mondiali stabiliti e consacrato per ben cinque volte miglior atleta con il premio “Chevron Sportsman dell’anno”.

campione italiano scomparso
scomparso Renato Molinari, leggenda della motonautica italiana

Diceva di sè:

“Non ne ho mai sbagliata una. Da quando corro, e di titoli mondiali credo di averne vinti abbastanza, mi sono sempre fatto le eliche in casa. Andavo a prendere la fusione e poi le elaboravo modificandole seconda delle caratteristiche del circuito o della gara”.

Fra i numerosi messaggi di cordoglio a lui dedicati, vi è stato anche quello del presidente del Coni Giovanni Malagò che li ha espressi “interpretando i sentimenti dell’intero movimento sportivo”.