Enzo Paolo Turchi: “Il Tuca Tuca con Raffaele Carrà nacque per caso”
Enzo Paolo Turchi racconta come nacque il famoso ballo 'Tuca Tuca': una sera per caso con Raffaella Carrà
Enzo Paolo Turchi riporta alla mente un ricordo vivo come fosse allora, a cui è molto legato. Il ballerino, con l’emozione che spezza il racconto, parla di Raffaella Carrà: “Lei aveva 18 anni io appena 14. Ci conoscemmo a Napoli, in un programma per bambini sessant’anni fa. Scoprivamo il mondo insieme, in un’epoca in cui noi giovani artisti non avevamo Internet e ogni show all’estero diventava un modo per esplorare”.
Dei racconti che percorrono molte parti del mondo: Messico, Cile, Argentina, Russia, Canada, Spagna. Ricordi di una vita che quel giovane esordiente visse al fianco di una grande donna e star come Raffaella Carrà. I due insieme erano magnetici e riuscivano a catalizzava l’attenzione del pubblico.
Enzo Paolo Turchi fu protagonista della nascita dello storico ballo, il Tuca Tuca. “Nacque per gioco ed è diventato un successo planetario. Eravamo a casa di Raffaella, l’idea venne a Gianni Boncompagni e doveva essere il balletto di una sola puntata. C’era anche Gino Landi quella sera, lo preparammo senza immaginare che sarebbe entrato nel Guinness dei primati” rivela.
Correva l’anno 1971 e Raffaella Carrà faceva parlare di sé per l’esibizione del suo ombelico. Enzo rivela: “Fisicamente Raffaella era una ragazza normale, non aveva le forme di altre dive. Ma era molto, molto più sexy di tutte. La prima volta che fece vedere l’ombelico, gli italiani persero la testa”.
E ancora: “La gente impazziva per lei. Andavamo in tournée d’estate negli stadi e dovevamo proteggerla dagli assalti del pubblico. Una volta a Cagliari i suoi ammiratori sembravano ultras del calcio, si catapultarono sul palco addosso a lei ed io intervenni subito per tirarla fuori, la presi in braccio e la portai in salvo. Amavamo anche fare spettacoli in Sicilia, il calore della gente, tanto che a Palermo, io e Carmen Russo, abbiamo aperto un’accademia di danza”.