Eva: fantascienza o futuro prossimo?
Un robot, potrà mai sostituirsi ad un essere umano? Potremmo innamorarci di una macchina? Eva pone il quesito: rispondi tu?
Eva è il primo progetto internazionale di Escándalo Films focalizzato su un nuovo obiettivo: unire il valore tecnico ed artistico dei nuovi cineasti, autori ed attori per generare un progetto d’interesse indirizzato ad un mercato mondiale.
Eva è una storia di fantascienza molto lontana dalle caratteristiche tipiche del genere. È un’avventura drammatica che intavola un dibattito di forte attualità.
Un prodotto affascinante pensato per un ampio target di spettatori, ispirato ai classici del genere fantasy.
La storia è semplice, locale e allo stesso tempo universale, con personaggi vicini ed umani con drammi tangibili che si sviluppano in una cornice idilliaca che stimola l’immaginazione dello spettatore. Eva è una storia di fantascienza, ma anche di amore e morte.
La storia
Alex, interpretato dallo spagnolo/tedesco Daniel Brühl del fantastico Bastardi senza gloria di Tarantino, è un famoso ingegnere cibernetico che torna a Santa Irene, suo paese d’origine, per portare a termine una delicata missione per la facoltà di Robotica: la realizzazione di un robot bambino, che abbia la potenzialità di crescere come un essere umano.
Durante la sua assenza suo fratello David e Lana si sono sposati e hanno avuto Eva (Claudia Vega). Eva è una bambina straordinaria e, insieme allo zio, vivrà una magnifica avventura che li porterà a fare una clamorosa scoperta.
Il film, che ha riscosso una ottima accoglienza al Festival di Venezia 2011 e ben 3 Premi Goya nel 2012, esce al cinema questa sera.
Approfondendo il tema…
Il genere fantascientifico spesso pone dei quesiti che propongono nuove regole del gioco, nuovi mondi, nuove realtà.
Questi nuovi mondi utopici invitano alla riflessione.
Nel caso specifico di Eva la riflessione è subito pronta: quali sono i parametri del rapporto tra esseri umani e macchine?
È possibile che la nostra attrazione nei loro confronti sia dovuta alla sensazione che più perfette e simili a noi esse siano e più ci si paventa la possibilità di un legame emotivo?
Magari un legame sentimentale tanto forte come quello che ci lega ad altri esseri umani!!
Non so se sia così assurdo pensare che un bel giorno, vicino o lontano, potremmo innamorarci di un robot pur sapendo che non è umano, ma se così fosse, che effetto avrebbe sulle relazioni tra umani?
In fondo nel mondo del lavoro e non solo, la macchina supporta l’uomo e in molti casi lo sostituisce. L’essere umano è sempre più solo ed alienato.
Eva nasce proprio da queste considerazioni: Alex vuole creare un robot tanto sofisticato da essere in grado di rubare il cuore di una persona… interessante, ma… aiutoooo!!