Evangeline Lilly, una vera “vespa” guerriera
In attesa di rivederla al cinema nei panni di The Wasp, scopriamo Evangeline Lilly e il suo trascorso poco piacevole con la serialità
L’abbiamo conosciuta nel famosissimo e iconico ruolo di Kate Austen nella serie di culto Lost, l’abbiamo poi ritrovata nel ruolo della bellissima e coraggiosa elfa Tauriel ne Lo Hobbit e la stiamo per vedere adesso nei panni di The Wasp aka Hope Van Dyne, la figlia del famoso professore Hank Pym in Ant-Man and the Wasp, secondo capitolo del cinecomic Marvel dedicato all’eroe capace tanto di rimpicciolirsi quanto di ingrandirsi. Ovviamente stiamo parlando dell’attrice canadese Evangeline Lilly.
Scaltra, agile, emancipata. Questi tre aggettivi sembrano racchiudere perfettamente le caratteristiche principali dei suoi ruoli più importanti. A questo però ne va aggiunto uno: relazioni complicate. Si, perché sia che si tratti della sperduta Kate Austen o della guerriera Tauriel o anche della scattante Wasp, i personaggi della Lilly si imbattono sempre in relazioni complesse e per nulla facili. Ammettiamolo, quanto la coppia KatexSawyer ci ha fatto soffrire? Uno l’opposto dell’altra, ma proprio per questo motivo perfetti.
Questa volta però, a farci battere il cuore, tocca alla coppia HopexScott, che dopo il burrascoso Ant-Man uscito nel 2015 e gli eventi di Captain America: Civil War, i due si incontrano nuovamente. Sicuramente non mancano i rancori, i cuori spezzati e qualche frustrazione, ma la salvezza del ben comune e il ritrovamento della mamma di Hope (interpretata dalla bellissima Michelle Pfeiffer) sapranno riunire nel modo giusto i due eroi.
Il film, Ant-Man and The Wasp, dopo la presentazione al Giffoni Film Festival, arriverà nelle nostre sale il 14 Agosto, preceduto da un’anteprima aperta al pubblico che si terrà il 10 Agosto. Come vi stavamo dicendo prima, in questo nuovo capitolo Scott Lang (Paul Rudd) deve affrontare le conseguenze delle proprie scelte sia come supereroe sia come padre. Mentre è impegnato a gestire la sua vita familiare e le sue responsabilità come Ant-Man, si vede assegnare una nuova e urgente missione da Hope van Dyne e dal Dr. Hank Pym (Michael Douglas). Scott dovrà indossare ancora una volta la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp, mentre la squadra cercherà di far luce sui segreti del proprio passato.
Ma basta parlare di supereroi e iniziamo a parlare di super donne, esattamente come lo è la nostra Evangeline. Negli ultimi giorni, infatti, l’attrice è sulla bocca di tutti non tanto per l’uscita del suo nuovo film, quanto per le forti dichiarazioni rilasciate nel corso di un episodio del podcast The Lost Boys, dove l’attrice ha dichiarato che in ben in due occasioni è stata costretta, durante le riprese della terza e quarta stagione di Lost a spogliarsi contro la sua volontà.
Mi sono sentita in trappola, sapevo di non avere altra scelta perché non me ne avevano data.
Non è certo sconosciuto il rapporto burrascoso che l’attrice nel corso delle stagioni ha avuto con gli autori e con la produzione, per nulla d’accordo con le scelte e la caratterizzazione che hanno deciso di attuare in corso d’opera al suo personaggio, a cominciare dal triangolo amoroso con Jack e Sawyer. La Lilly, infatti, afferma più di una volta di aver litigato, lanciando copioni in aria ogni qualvolta che il suo personaggio veniva svilito, mostrandolo come se fosse un’apatica mangiatrice di uomini. Un personaggio che, nel corso del tempo, afferma Evangeline, è divenuto antipatico perfino a lei.
L’attrice di origine canadese, che ha compiuto proprio qualche giorno fa 39 anni, ovviamente deve proprio allo show Lost, realizzato da J.J. Abrams nel 2004 fino al 2010, il suo grande successo. Sicuramente non è sua intenzione screditare il lavoro fatto in quegli anni o, per dire, “sputare nel piatto dove ha mangiato”, considerando che la serie oltre alla notorietà le ha portato diversi riconoscimenti, tra cui una candidatura ai Golden Globe nel 2007 come Miglior Attrice in Una Serie Drammatica. Ma in un momento storico e sociale come questo, è giusto che realtà come quella affrontata da Evangeline Lilly e da molte altre attrici, dove la non trasparenza dei copioni le mette in situazioni difficili come queste, venga fuori e faccia aprire gli occhi su un mondo dello spettacolo troppo marcio e che, inevitabilmente, si ripercuote nella vita di tutti i giorni.
Una mancanza di rispetto che, un collega uomo, spesso e volentieri non si ritrova a dover affrontare. “Nella terza stagione di LOST – afferma durante un’intervista rilasciata all’INDEPENDENT – ho avuto una brutta esperienza. Mi hanno letteralmente tirato un’imboscata su una scena di nudo parziale non presente in copione. Sapevo di non avere scelta, quindi ho dovuto girare quella scena, ma dentro di me mi sentivo morire. Ero mortificata e tremavo dalla vergogna. Finite le riprese ho avuto una forte crisi di pianto, ma mi sono dovuta riprendere subito. Non potevo fermarmi perché dopo avrei dovuto girare una scena molto intensa e importante.”
L’attrice è fortemente risentita nel raccontare quest’episodio che, rivela in seguito, ha sicuramente condizionato molte delle sue scelte future, non riuscendo più a fidarsi del tutto di alcuni progetti e set. Nella quarta stagione di LOST, si è ritrovata di fronte a una situazione analoga, dove l’attrice ha provato ad affermarsi di più sul controllo della scena. Dopo questo secondo e ultimi episodio, l’attrice afferma di aver detto allo sceneggiatore: “Questo è tutto – non di più. Da ora in poi puoi scrivere tutto quello che vuoi, io non lo farò. Non mi spoglierò mai più per questo show! ” E, infatti, così è stato.
Nel corso di Lost, Evangeline Lilly si è trovata anche ad interpretare altri ruoli, sebbene spesso in pellicole che non l’hanno mai messa troppo in risalto. Questo, almeno, fino all’arrivo de il secondo capitolo de Lo Hobbit, la trilogia “spin-off” legata al mondo de Il Signore degli Anelli, sempre girata dal regista Peter Jackson.
Lo Hobbit è stato un nuovo trampolino di lancio per Evangeline, questa volta però nel mondo del cinema e con personaggio che meglio hanno soddisfatto le sue esigenze come attrice e rappresentate di una femminilità che va rispettata e tutelata, e non mercificata. Nella trilogia di Jackson, dove la Lilly ha partecipato al secondo e terzo capitolo, ovvero La Desolazione di Smaug e La Battaglia delle Cinque Armate, l’attrice ha interpretato l’Elfa guerriera Tauriel.
All’interno del libro Lo Hobbit questo personaggio non esiste. Tauriel nasce da Guillermo Del Toro – sceneggiatore del film – per inserire nel film un personaggio femminile, idea ben voluta anche dal regista Jackson. Infatti, all’interno del libro Tolkien non ha inserito personaggi femminili, e Jackson – pur sapendo di andare contro la volontà dei fan più accaniti – teneva moltissimo che tutte le lettrici e spettatrici potessero ritrovare in questa trasposizione un personaggio in cui immedesimarsi. Un’eroina pronta a tutto per il suo popolo, che Evangeline Lilly ha avuto molto piacere nell’interpretare, essendo lei prima di tutto una grande fan di Tolkien.
Nel film assistiamo a una sorta di triangolo amoroso tra l’elfa, l’elfo Legolas (Orlando Bloom) e il nano Kíli (Aidan Turner), sebbene inizialmente non previsto dalla sceneggiatura. In questo caso, la Lilly è dovuta scendere nuovamente a compromessi perché aveva detto a Jackson che avrebbe interpretato quel personaggio senza nessun conflitto amoroso di genere, ma in questo caso la volontà degli sceneggiatori e del registi è stata nulla, perché all’epoca fu proprio la produzione del film a imporsi.
Oggi Evangeline Lilly torna al cinema più orgogliosa che mai nel fantastico ed eroico ruolo di Hope Van Dyne, ovvero The Wasp in Ant-Man and The Wasp. “Una delle cose più belle dell’interpretare Hope è il suo essere vestita dall’inizio alla fine del film. Quel costume mi ha fatto sentire subito al sicuro. Sono stata molto grata di non essermi ritrovata in minigonna e bustino. Gal Gadot [la nuova Wonder Woman dell’universo cinematografico DC] sembra essere incredibilmente a disagio in quel tipo di abito. Io no, sarei stata solo a disagio.”
E a noi Evangeline Lilly piace proprio per questa sua spontaneità, intraprendenza e forza che la rendono una Wasp coraggiosa. Una vera guerriera, femminile e sensuale, senza bisogno di mostrare o dimostrare nulla con il suo corpo!