Ferragni contro Pigna dopo la fine della collaborazione, “comunicazione illegittima e scorretta”

Chiara Ferragni si scaglia contro Pigna, l'azienda avrebbe comunicato in modo errato e scorretto con Fenice srl. Cosa è successo?

La compagnia che gestisce i brand di Chiara Ferragni, la Fenice Srl, replica alle azioni di Cartiere Paolo Pigna. Quest’ultima aveva interrotto i legami commerciali con le imprese collegate all’influencer. In una dichiarazione, Fenice contesta la validità della decisione di Pigna. La situazione sarebbe stata “aggravata dalla scelta dell’azienda di comunicare la cessazione della partnership al pubblico prima di informare Fenice stessa”.

Ferragni contro Pigna

La decisione di Pigna è definita da parte di Fenice “chiaramente strumentale e contraria all’obbligo di buona fede nell’esecuzione del contratto”. Il marchio noto per i diversi prodotti per scuola e ufficio era stato l’ennesimo a mollare Ferragni.

Troppe, evidentemente, le critiche arrivate all’influencer per gli scandali in fatto di beneficenza. Un fattore che ha aumentato la pressione da parte di altre aziende, tra cui Pigna, per il proprio “codice etico”. Oltre che per la propria immagine di fronte alla clientela.

Ferragni contro Pigna

Il comportamento di Pigna è giudicato grave per la scelta dell’azienda di comunicare al pubblico prima che al soggetto della collaborazione, appunto Fenice per Chiara Ferragni. La cessazione del rapporto di partnership arriva come una scelta “evidentemente strumentale e contraria al dovere di buona fede” secondo quanto afferma Fenice srl. Per questo motivo, l’azienda che gestisce le collaborazione con diversi brand per Chiara Ferragni sarà pronta ad agire legalmente per gli interessi dell’influencer.

Riportando testualmente il comunicato, “l’illegittimità della decisione di Pigna è aggravata dalla scelta dell’azienda di comunicare al pubblico, prima ancora che a Fenice. In questo contesto, Fenice si riserva di agire nelle sedi più opportune a tutela dei propri interessi. Inoltre – conclude la società – Fenice ritiene strumentale il riferimento al codice etico anche in considerazione di una dichiarazione resa ai media in data 23 dicembre 2023 dall’Amministratore Delegato di Pigna, che aveva definito la collaborazione proficua e soddisfacente”.

L’azienda che lavora per Ferragni comunica anche che “analoghe iniziative di tutela saranno prese nei confronti dei soggetti che abbiano messo in atto comportamenti in violazione dei contratti in essere”.