Festa della mamma: 5 libri da regalare!
Cinque progetti letterari diversi per dire alla vostra mamma quanto è importante per voi
Questo mese la rubrica di inizio mese tradizionalmente dedicata ai libri novità, sarà dedicata alla festa della mamma, che quest’anno sarà domenica 8 maggio: ecco 5 libri in tema da poterle regalare.
Mi chiamo Lucy Barton di Elizabeth Strout
E’ il nuovo libro di Elizabeth Strout, famosa per aver abituato i suoi lettori a innamorarsi delle storie raccontate e di quelle che nei suoi libri vengono appena accennate e offrono lo spunto per quelle future.
Il romanzo in uscita domani 3 maggio, racconta del rincontro tra Lucy Barton costretta a un lungo ricovero in ospedale e sua madre che non vedeva ormai da molti anni. Nella penombra asettica di quella stanza ha inizio un dialogo precipitoso e struggente tra madre e figlia, interrotto solo dalle visite di un medico gentile, dall’andirivieni di tre infermiere e dal breve sonno intermittente delle due donne.
La loro conversazione scorre a ritroso sfiorando a tratti nervi scoperti di un passato fatto di miseria, impotenza, tenerezza, vergogne, traumi. È difficile riprendere il filo del discorso, certo, ma è anche la cosa piú stupefacente che Lucy potesse desiderare.
Mamma, anche le rondini sognano? di Sandra Dema e Anna Curti
Rimanendo sempre sul rapporto madre – figlia, questo libro ha qualcosa di speciale. Si tratta di un dialogo profondo, delicato tra la piccola Uori e la mamma. Domande e risposte in un crescendo di curiosità e scoperta, con gli occhi rivolti al volo delle rondini tornate per il mutare delle stagioni. In questo avvicendarsi di immagini Uori spicca il suo volo perchè le parole della madre rappresentano gli strumenti per poter affrontare la vita e gli ostacoli che questa le porrà.
Di fatto, nella pagina finale, la madre ha uno sguardo di chi sa che deve assolutamente sperare e mai smettere di sperare e che il suo bambino non avrà un sentiero spianato, ma che insegnargli a sognare può voler dire insegnargli a superare gli ostacoli.
Molto formativo!
Mia madre e altre catastrofi di Francesco Abate
Si tratta di una serie di dialoghi folgoranti, molto comici, che tessono il racconto dell’intera vita di un figlio e di sua madre, dall’infanzia fino a oggi.
La storia del libro è molto particolare, infatti il testo è nato su Facebook e raccoglie tanti brevi dialoghi tra Mariella, la madre, e Francesco, il figlio. Come ha raccontato lo stesso Abate: “È cominciato tutto nel settembre del 2014 quando mia madre era in Terra Santa per un viaggio. Comunicavamo in chat. Poi casualmente, al Festival di Mantova, Paolo Repetti, editor di Stile Libero, dopo aver assistito a un dialogo telefonico tra me e mia madre ha chiesto di leggere i post apparsi sino a quel momento. E ha deciso che bisognava farne un libro”.
Direi che il progetto è perfettamente riuscito, con grazia estrema e senza fare sconti, Francesco Abate ha scritto la tragicommedia del rapporto sentimentale piú dolce e ingarbugliato di tutti.
Le mani della madre di Massimo Recalcati
Dopo aver indagato la paternità nell’epoca contemporanea con Il complesso di Telemaco e altri libri di grande successo, Massimo Recalcati volge lo sguardo alla madre, andando oltre i luoghi comuni, anche di matrice psicoanalitica, che hanno cercato di rappresentarla. Attraverso esempi letterari, cinematografici, biblici e clinici, questo libro racconta gli aspetti più diversi e controversi della maternità mettendo l’accento sulle sue luci e le sue ombre.
Una sorta di saggio molto interessante e analitico sul concetto di madre: “Ho scritto questo libro perché volevo essere giusto con la madre. Bisognerebbe provare a esserlo.”
Le Fluffose di Monica Zacchia e Valentina Cappiello (che ha decorato le torte)
Perfetto per le mamme che amano fare le torte. Le Fluffose verrà presentato in occasione del Salone Internazionale del libro a Torino in programma dal 12-16 Maggio ed è il secondo libro della collana iFood.
La Fluffosa è una torta, è la ricetta antica di una ciambella altissima e molto morbida, quella che in America si chiama chiffon cake. Fluffy, in inglese, significa proprio questo, soffice, morbido.
La Fluffosa è alta, rotonda, profumata; cresce nel forno, nel suo stampo speciale con i piedini, come per magia.
Ma la Fluffosa è anche uno stato mentale, una mano tesa, lo scambio di una ricetta replicata mille volte, è amicizia e perchè no, un gesto d’amore.
Questo nome buffo le è stato dato da un gruppo di amiche foodblogger, le Bloggalline, e ne è divenuto il simbolo di condivisione, affetto e sostegno, quindi perfetto anche come regalo per la vostra mamma.
E ricordate: “Se siete tristi o felici basterà “fluffare” per essere più felici, o perlomeno non così tristi”.