FestivaLetteratura: Orlando Furioso, giallo e favole!!

Dal 5 al 9 settembre Mantova celebra la letteratura con iniziative originali e ospiti di fama internazionale, ci andiamo?

Torna il festival della letteratura di Mantova. Per cinque giorni, da oggi fino a domenica, la città diventa laboratorio di produzione di idee e narrazioni.
Sono previsti 300 ospiti italiani e internazionali, dibattiti, reading, spettacoli, concerti con artisti provenienti da tutto il mondo.
Si parla di letteratura nella sua accezione più ampia, che parte dalla forma del racconto, attraversa la narrativa di genere e abbraccia discipline diverse: scienza, tecnologia, giornalismo, cinema, musica, costume.
Nato nel 1997, il festival giunge oggi alla sedicesima edizione, quella del post-terremoto, con l’obiettivo di ricomporre la frattura emotiva generata dal sisma e di offrire un “nuovo umanesimo” fondato sulla riconciliazione dei saperi.

Ma ecco gli appuntamenti chiave della manifestazione:

– Omaggio al Furioso, ovvero l’appuntamento più atteso del festival è la festa sull’Orlando Furioso: a cinquecento anni dalle prime letture che Ludovico Ariosto ne faceva a Isabella d’Este, il poema sarà rimesso in moto lungo le cinque giornate del Festival, da oltre quaranta tra scrittori, poeti, artisti e studiosi. Tra loro: Melania Mazzucco, David Riondino, Paolo Nori e Ottavia Piccolo.

– Il festival in giallo, consisterà in un’immersione di genere con Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli e Marco Malvaldi, tre tra i più popolari giallisti italiani che racconteranno dei maestri su cui si sono più esercitati per affilare la penna. Ad affiancarli l’argentina Claudia Piñeiro e gli svedesi Lars Kepler.

– Il fascino delle favole, iniziativa nata in occasione del bicentenario della pubblicazione della prima edizione delle favole dei fratelli Grimm. In questo frangente narratori italiani come Marcello Fois o Michela Murgia, poeti come il tedesco Lutz Seiler, scrittori-illustratori per ragazzi come Simone Frasca, o persone apparentemente lontane dal mondo delle fiabe come Gherardo Colombo racconteranno o reinventeranno una favola dei Grimm, geniale!!

– Scrittura in versi, un simposium che cercherà di dare una risposta alla domanda: è ancora possibile la poesia? A studiosi e poeti italiani l’ardua sentenza. L’appuntamento prevede anche degli incontri sulla poesia tedesca contemporanea e omaggi a Ezra Pound, David Maria Turoldo e Wislawa Szymborska. Inoltre si avrà l’onore di conoscere di persona il premio Nobel irlandese Seamus Heaney che aprirà il Festival, un mito della poesia contemporanea!!

– Biblioteche circolanti, iniziativa che porterà in strada la cultura attraverso le biblioteche circolanti, appunto, versione contemporanea di una pratica nata più di cento anni fa per l’emancipazione e l’educazione delle classi subalterne. Si tratta di due bus carichi di libri scelti da quattro intellettuali come: Massimo Recalcati, Claudio Bartocci, Marco Romanelli e Alberto Manguel, che da giovane fece da lettore al connazionale Jorge Luis Borges.

– Scritture lontane, dibattito sulla controversa eredità storica del Novecento tenuto da scrittori di fama internazionale, portatori della propria identità culturale. Ci sarà la Romania, la Catalunya, la Svezia, la Cecoslovacchia, uno spaccato sulla cultura ebraica e africana, nonché l’incontro con il premio Nobel Toni Morrison.

– I narratori italiani, consiste in una serie di dibattiti e incontri con Claudio Magris e Raffaele La Capria, Niccolò Ammaniti e Fulvio Ervas, Melania Mazzucco e Michela Murgia, Francesco Piccolo e Marcello Fois che con il sassofonista Gavino Murgia condurrà gli spettatori in un viaggio per parole e musica nelle storie della Sardegna.

– La saggistica, da Bauman ad Aime, dove si affronterà il ruolo dell’Occidente nell’attuale confronto tra le culture.

– Infine, le lavagne scientifiche, ovvero delle lezioni che trasformano Piazza Mantegna in un’aula a cielo aperto dove affrontare questioni matematiche, geometriche e fisiche.

Cosa c’entra tutto questo con la letteratura?

L’incontro conclusivo del festival con il filosofo francese Edgard Morin che sosterrà la sua idea di riunificazione dei saperi per la fondazione di un nuovo umanesimo, darà la risposta alla domanda, dando così anche la chiave di lettura del festival, che non vuole essere un semplice contenitore di eventi, ma una fusione armonica dei diversi settori della conoscenza.