Francesco Totti sul Covid: “Ho temuto il peggio”
Francesco Totti ha parlato per la prima volta dei giorni vissuti con il Covid-19, il calciatore ha raccontato quei momenti di paura
Tra i tanti personaggi noti del mondo dello spettacolo anche Francesco Totti ha contratto il Covid-19. Il calciatore ha raccontato quei giorni tremendi passati a casa tra tosse e febbre altissima, con lui anche la moglie Ilary Blasi e i tre figli.
Questo tremendo virus ha portato via anche il padre: Enzo Totti è morto di Covid e proprio oggi, Ilary Blasi ha voluto ricordare il suocero ospite a Verissimo.
Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex numero 10 della Roma ha raccontato la grave forma con il quale ha preso il Covid-19:
Ci sono voluti 24 giorni per guarire. Ho preso il Covid in una forma abbastanza aggressiva. Mi è stata diagnosticata una polmonite bilaterale. Ho avuto febbre a 40°, tosse continua. Mi sentivo stanco e non avevo fame. A un certo punto la saturazione è salita 89-90 e avrei dovuto ricoverarmi ma ho rifiutato. Avevo paura, per quello che era successo a mio padre due mesi prima. Con i farmaci sono riuscito ad uscirne, ma è stata veramente dura.
Francesco Totti avrebbe avuto bisogno di cure in ospedale, tuttavia, lo sportivo ha rifiutato in ogni modo il ricovero e ha cercato di curarsi a casa, una cosa sconsigliata per chi ha sintomi gravi: bisogna sempre consultare il medico prima di prendere qualsiasi medicina.
Ho cercato di stare il più possibile a casa e curarmi con cortisone, antibiotici, eparina. Ero a letto da solo, in balia del tempo. Non reagivo… È stato un incubo durato quasi un mese. E quando ho visto che dopo una decina di giorni di farmaci e punture non mi passava ho temuto davvero.
Poi conclude raccontando anche le ripercussioni che h avuto sui suoi figli, ma non sa dove si è preso il virus: “I ragazzi si sono spaventati, anche loro tutti positivi, per fortuna asintomatici. Ilary, le tate, il giardiniere, tutti. Tutti quelli che mi circondavano l’hanno preso. Non so come sono rimasto contagiato… tra foto, autografi, amici, non sai chi possa essere stato.”