Gerry Scotti non è mai stato in terapia intensiva, parla il suo ufficio stampa

Gerry Scotti sta bene e non è mai stato in terapia intensiva. Il suo ufficio stampa ha spiegato la situazione in seguito al contagio da Covid

Gerry Scotti sta bene. Il noto conduttore pavese non è mai stato in terapia intensiva, ma solo ricoverato in ospedale. L’uomo, a seguito di una febbre molto alta, è stato costretto a chiamare i sanitari.

Gerry SCotti covid

Ieri sera, le principali testate, hanno riportato la notizia che proprio Gerry Scotti fosse finito per 10 giorni in terapia intensiva, creando così un forte allarmismo.

https://www.youtube.com/watch?v=bnqL_SgJf3U

Oggi, a rettificare, è il suo ufficio stampa che dopo una chiacchierata con la redazione di Fanpage.it ha spiegato dettagliatamente la situazione.

https://www.instagram.com/p/CGzlAPMApRJ/

Gerry sta bene, non è mai stato in terapia intensiva. È ancora ricoverato ma uscirà a breve, nei prossimi giorni. A grandi linee, ha avuto un decorso simile a quello di Carlo Conti. È stato ricoverato perché ha preso il Covid in maniera abbastanza tosta ma non è mai stato a rischio. Aveva soprattutto una febbre che non riusciva a debellare.

Gerry Scotti

Per questo ha deciso di farsi ricoverare. Pensava di scamparla, poi però ha visto che la febbre – che non era un febbrone – senza Tachipirina tendeva a risalire e si è preoccupato. L’ho sentito mezz’ora fa, mi ha detto che i valori sono a posto, i medici sono contenti e lui anche.

https://www.instagram.com/p/BwG0rFagSQt/

La febbre è sparita e i valori sono rientrati nei parametri. Dovrà fare il tampone per capire se è ancora positivo al Covid. Non sappiamo ancora quando tornerà al lavoro, meglio un giorno dopo che un giorno prima, per tutelare lui e quelli insieme ai quali lavora. Non siamo solo prudenti, di più.

Fortunatamente il conduttore sta decisamente meglio. Il suo episodio è analogo a quello di Carlo Conti, anch’esso ricoverato per complicanze da Coronavirus.

Molti personaggi dello spettacolo sono purtroppo finiti in ospedale, il virus comporta spesso delle polmoniti bilaterali molto difficili da debellare a casa e senza il sostegno delle cure mediche.