Gerry Scotti: “Vi spiego la farsa dei gettoni d’oro”
Il conduttore ha spiegato il meccanismo dei soldi vinti ai quiz televisivi.
Nei quiz non si vincolo soldi veri. O meglio, non in contanti ma sottoforma di gettoni d’oro. In pochi sanno, però, che la cifra effettivamente vinta dai concorrenti è inferiore a quella del valore delle monete. Semplicemente perché l’oro si deve vendere affinché sia convertito in denaro.
Esperienza di chi vi scrive. Nel maggio 2007 partecipai a Chi Vuol Essere Milionario e raggiunsi il primo traguardo: 500 € (capitolai malamente alla settima domanda). A novembre, quindi cinque mesi dopo, ricevetti a casa le monete ma non dal valore di quello vinto bensì tassato del 20%, quindi 400€. Tuttavia, una volta trovato un acquirente – uno dei tanti negozi che comprano l’oro – ricevetti la somma di 300€. Morale della favola: 200€ in meno rispetto alla vincita al quiz.
Lo stesso conduttore di tanti quiz di successo, Gerry Scotti, come riportato da Italia Oggi, ha spiegato questo meccanismo: “Potremo finalmente premiare i concorrenti con denaro cash, con il contante, e mettere fine alla farsa dei gettoni d’oro. Perché un concorrente vinceva, poniamo 100 mila euro, che erano tassati al 20%, e quindi diventavano già 80 mila. Poi però il produttore dei gettoni d’oro offriva al premiato 60 mila euro in contanti, piuttosto degli 80 mila in gettoni d’oro. E tutti, naturalmente, preferivano il liquido. Quindi da 100 mila si scendeva a 60 mila. E per 50 anni i quiz hanno in sostanza arricchito soprattutto il terziario dei premi”.
Dal 2019, però, ci sarà una novità niente male per i futuri concorrenti dei quiz, e soprattutto per i vincitori: “Potremo finalmente premiare solo i concorrenti, dando loro soldi veri”. Quindi, niente più gettoni d’oro ma somme autentiche. Non male…