Gianluca Gazzoli da Silvia Toffanin: “Vivo con un defibrillatore impiantato nel petto”
A Verissimo, GIanluca Gazzoli ha raccontato a Silvia Toffanin la sua dolorosa malattia: il racconto dei suoi problemi al cuore
Gianluca Gazzoli, speaker di successo a radio Deejay è stato ospite nel salotto di Silvia Toffanin. A verissimo, il ragazzo, ha raccontato la sua lunga battaglia con una malattia cardiaca, la lunga intervista ha commosso anche la conduttrice che, incredula, ha ascoltato la sua terribile storia.
Gianluca Gazzoli ha spiegato di vivere ormai da quando aveva 15 anni con un defibrillatore impiantato nel petto. Il funzionamento del piccolo macchinario è molto semplice: quando il suo cuore supera un tot di battiti, la sua funzione è quella di dare una serie di piccole scosse per tenerlo in vita.
Il conduttore ha spiegato di aver costudito questo doloroso segreto per ben 17 anni, la paura è quella di essere giudicato o di esser trattato in modo diverso rispetto agli altri, soprattutto nel periodo dell’adolescenza i ragazzi sanno essere molto “cattivi”.
Gianluca Gazzoli ha scoperto il problema cardiaco proprio mentre stava facendo sport, ma la diagnosi non è stata facile e soprattutto rapida:
A 14 anni giocavo a basket. Lo stress fisico, insieme a quello emotivo facevano cortocircuito e il mio cuore partiva a mille. In quei momenti non capivo niente, quasi svenivo. Uscivo dal campo. Sentivo una tachicardia fortissima. Pur facendo delle visite, nessuno trovava nulla. Dopo una partita, hanno visto che il cuore si fermava e poi riprendeva a battere. È stata una fortuna perché, detto brutalmente, di solito ci si resta.
Lo speaker ricorda perfettamente anche il giorno dell’intervento in cui non è stato sottoposto all’anestesia, era meglio e consapevole. L’intervento consisteva nell’inserire un catetere, ma la parte più dolorosa è stata quando gli hanno impedito di far sport. Ma la tenacia non è mai mancata:
Ho iniziato a sfidare questo defibrillatore. Ho fatto una partita che non dovevo fare. Pur di farla, ho nascosto il mio certificato medico sotto a tutti gli altri sperando che nessuno lo vedesse. Durante quella partita il defibrillatore si è azionato. Lo ricordo ancora oggi. Ho sentito un’esplosione da dentro. Ero convinto che qualcuno mi avesse colpito da dietro con una mazza. Mi ha letteralmente ribaltato. Poi il cuore è ripartito.
Dopo quella, ho avuto 5 scosse nella mia vita. Purtroppo quando ti capita quella cosa hai il terrore che possa ricapitare in qualsiasi momento della tua vita. Ricordo di essere tornato a casa in lacrime, perché a 15-16 anni mi era successa una cosa che non mi aspettavo. Col tempo ho capito che per fortuna ha funzionato. Attualmente devo fare il cambio della batteria ogni 8 o 10 anni.