Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne: diciamo NO al femminicidio
Oggi il mondo celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne: gli eventi più importanti in tutta Italia
100 sono le donne vittime di femminicidio in Italia dall’inizio del 2013, un dato impressionante e scandaloso che mette in allarme, ormai da qualche anno, società e autorità.
A tal proposito oggi 25 novembre 2013, è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, una giornata ricca di eventi ed iniziative che hanno l’obiettivo di sensibilizzare e dare voce a tutte le azioni di contrasto a una delle più gravi pieghe sociali.
In contemporanea, con la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, partirà anche la Campagna del fiocco bianco: un’iniziativa che domanda agli uomini di indossare un fiocco bianco come simbolo della propria opposizione alla violenza sulle donne, ripercorrendo quanto già sperimentato nel 1991 a Montreal, quando 14 studentesse furono assassinate per mano di un gruppo antifemminista e gli uomini decisero dunque di portare un fiocco bianco come simbolo della propria avversione verso la violenza sulle donne.
Ma veniamo all’Italia. Tra gli appuntamenti principali ricordiamo quello di oggi alle ore 17, in Piazza del Campidoglio a Roma alla presenza del sindaco Ignazio Marino, dell’assessora alle Pari Opportunità Alessandra Cattoi, di altri componenti della Giunta, il Palazzo Senatorio verrà illuminato di rosso, colore simbolo della ricorrenza, sulla facciata verranno proiettate due immagini raffiguranti una mano e la scritta “Stop violence against women” e subito dopo il saluto istituzionale la piazza accoglierà gruppi e associazioni femminili che saranno protagoniste della manifestazione La violenza ci costa… la vita con letture, canti, testimonianze, flash mob teatrali, performance sui trampoli e tango.
A Milano invece, dopo la rassegna cinematografica dei giorni scorsi dedicata alla violenza sulle donne, ci sarà un incontro che unirà poesia, musica, interviste e momenti di dibattito. Il tutto si terrà all’Auditorium di via Vassori Peroni 56 dalle ore 20 alle 23 dove l’Associazione Scrivere Contro la Violenza sulle Donne presenta Un’altra vita (poesie pop), raccolta di poesie di Giovanna Campo sul tema della violenza sulle donne, a corollario momenti di lettura e performance con le attrici Roberta Secchi e Gianna Coletti, musica live con le sonorità jazz della band Zonki Trio.
A Bologna invece il mondo della moda, fonte d’ispirazione per ogni generazione, lancia il suo messaggio contro la violenza sulle donne attraverso una mostra fotografica che si terrà presso lo store di Cinti (che ha promosso e voluto l’iniziativa) in Via Indipendenza 12 di tre artiste selezionate da Proud Project (Silvia Pasquetto, Valeria Farinella e Noemi Trazzi). Filo conduttore di tutte le immagini sarà la Scarpa Rossa, che diventa così l’espressione concreta del messaggio che i tre progetti vogliono trasmettere: un messaggio chiaro e forte contro ogni tipo di abuso.
Come hanno affermato la direttrice e la fashion editor di Proud Project: “Abbiamo scelto queste artiste, tre donne appartenenti a tre diverse generazioni, perché ognuna di loro ha una propria visione di femminilità. I loro progetti rispecchiano non solo il loro stile ma soprattutto la loro personale visione della donna nel mondo attuale”.
Durante la serata sarà presente anche l’associazione Casa delle donne per non subire violenza Onlus. Casa delle donne è un centro antiviolenza attivo sul territorio di Bologna e provincia dal 1990. Il Centro rappresenta un luogo concreto dove le donne possono confrontarsi con il problema della violenza, trovando uno spazio di ascolto e di sostegno concreto.
Sempre a Bologna alle 21.00 andrà in scena all’Europauditorium un allestimento speciale di Ferite a morte, vi ricordate? Quello scritto e voluto da Serena Dandini, che nel frattempo, in contemporanea, da New York presenterà il progetto nella sede delle Nazioni Unite su invito della Missione Italiana come evento ufficiale di UN Women.
Bè, mica male!! È la dimostrazione che arrivare in alto è possibile, una giornata non basta per porre fine a un fenomeno così grave e radicato, ma possiamo fare tanto, siamo tanti e sempre di più, impariamo e insegniamo a dire NO!!