Giulia De Lellis fa dietrofront riguardo il suo libro: alcune battute definite “romanzate”

Giulia De Lellis fa dietrofront riguardo il suo libro nel quale racconta la storia con Andrea Damante e le corna messe da lui. L’atteggiamento di Giulia emergeva come polemico e fortemente ironico: come mai invece adesso ha dichiarato che, nella realtà, l’intento era quasi il contrario? Ora ha ammesso che alcune erano sicuramente “battute romanzate“. Scopriamo di più.

Giulia De Lellis ha da poco pubblicato un libro dal titolo “Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!”: è questo il racconto delle storie d’amore passate di Giulia, i dettagli delle quali ha lei stessa deciso di rendere pubblici. L’argomento più hot del libro, del quale si è fortemente discusso negli ultimi tempi, è sicuramente quello relativo alle corna messe da Andrea Damante, l’ex fidanzato.

Il tono usato da Giulia sembra essere appunto polemico, ironico e quasi scherzoso: voleva dimostrare che al di là della delusione avuta dopo aver scoperto il fattaccio e oltre il dolore per essere stata tradita, si è resa conto che la cosa migliore da fare di fronte a tutto ciò sarebbe prenderla con filosofia e riderci su? Forse.

Sappiamo comunque che, fra i due, i rapporti non sono incrinati, anzi quasi civili e amichevoli (se così si possono definire). Una della battute più chiacchierate del libro sembrerebbe “Favoloso non avere più un uomo fissato con la skincare tra le palle”: in riferimento a questo però, è stata la stessa Giulia ad affermare da poco “Quella è stata una battuta romanzata, messa lì con ironia… no, niente di insopportabile sennò non ci avrei vissuto tre anni. Io invece di creme ne ho un sacco. Forse è stato più un sollievo per lui non avermi più fra le palle”. 

Intanto, l’attuale fidanzato, Andrea Iannone, non sembra scosso né dal libro dedicato quasi esclusivamente all’ex della sua ragazza, né tanto meno dal tono o dai commenti fatti dalla stessa Giulia. È lei stessa che infatti ci dice di Andrea: “Sto con un uomo incredibile, non con un bambino”, aggiungendo poi “credo veramente che il libro non ha fatto bene solo a me, ha fatto bene a chi si è ritrovato o si trova in quella situazione”.