Il declino straziante di Robin Williams: gli ultimi giorni prima del suicidio
La sofferenza di Robin Williams nei giorni precedenti al suo suicidio: le parole e il ricordo della sua terza moglie Susan Schnieder
La morte di Robin Williams rimarrà per sempre nel cuore di tutto il mondo e una delle più grandi tragedie di Hollywood. Oggi, 21 luglio, è il giorno del suo compleanno. Il famoso attore, ricordato per la sua simpatia e le sue battute, avrebbe compiuto 69 anni. L’11 agosto del 2014, Robin Williams è stato trovato impiccato a casa sua, a Paradise Cay, in California.
Dopo il suicidio, le speculazioni sulla ragione del gesto estremo, sono state molte. Alcuni hanno vociferato sui suoi problemi finanziari, mentre altri sono tornati a sottolineare le sue precedenti battaglie contro l’alcolismo e la cocaina.
Lui stesso, nel 2010, durante un’intervista alla testata giornalistica The Guardian, aveva raccontato di aver lottato contro l’alcol e di essere riuscito, con fatica, a raggiungere la sobrietà .
Un anno prima, nel 2009, il famoso attore era stato ricoverato per problemi al cuore e sottoposto ad un intervento chirurgico. Aveva anche il morbo di Parkinson.
Niente di tutto ciò, ha però avuto a che fare con la sua morte. L’autopsia ha rivelato che Robin Williams è morto per asfissia, conseguenza dell’impiccagione. Gli esami clinici hanno mostrato che soffriva di “demenza diffusa del corpo di Lewy“, una malattia neurodegenerativa, che porta alla demenza.
L’attore ha lasciato la sua terza moglie, Susan Schnieder e tre figli, avuti dai suoi due precedenti matrimoni: Zackary Williams, Zelda Williams e Cody Williams.
Il racconto della moglie sui suoi ultimi giorni di vita
La stessa Susan ha raccontato lo strazio degli ultimi giorni di suo marito, prima della decisione di suicidarsi.
La sua andatura era lenta e claudicante e a volte non riusciva a muoversi e quando ne usciva, era frustato. La cosa peggiore era quando si bloccava mentre parlava, perché non riusciva a trovare le parole. Aveva problemi di vista, non riusciva a valutare ne la distanza, ne la profondità . Era sempre confuso, poi gli hanno diagnosticato la malattia. Lo sapeva, era cosciente del brutto male che aveva, ma cercava sempre di controllarsi. L’ultimo mese, non ce la faceva più ed è così che è arrivata la caduta finale.
Abbiamo sofferto tanto per la sua decisione, tutta la famiglia, ma l’ho perdonato, non posso rinfacciargli nulla. Per me, è stato il miglior uomo che io abbia mai conosciuto”.
La carriera di Robin Williams
Amato per la sua comicità , il noto attore è diventato popolare tra gli anni ’70 ed ’80, grazie alla sua interpretazione dell’alieno Mork, in Mork & Mindy. Da quel momento ha recitato in numerose pellicole, candidandosi all’Oscar.
Con gli anni ha iniziato anche a recitare in film per le famiglie. Amato anche dai bambini, l’attore sarà sempre ricordato per tutti i suoi film. Tra i tanti, ricordiamo: Popeye – Braccio di Ferro, Come ti ammazzo un killer, L’attimo fuggente, L’altro delitto, Jumanjii, L’agente segreto, Mrs. Doubtfire, Will Hunting – Genio Ribelle, Licenza di matrimonio, Una notte al museo 2, Daddy Sitter.