Grave lutto per Alessandro Del Piero

Jacopo Barbaro, ex compagno di squadra di Del Piero, è morto a 49 anni dopo una lunga battaglia contro la Sla, ricordato per il suo impegno nella sensibilizzazione sulla malattia

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Jacopo Barbaro, ex calciatore e amico di Alessandro Del Piero, che ha lasciato questo mondo all’età di 49 anni. Barbaro, affetto da Sla dal 1999, è deceduto venerdì scorso a Cavallino-Treporti, dove viveva con la madre e il fratello Francesco. La sua morte ha suscitato una profonda commozione tra i suoi compagni e gli appassionati di calcio, che ricordano il suo talento e il suo spirito indomabile.

La notizia della sua scomparsa ha colpito molti, tra cui alcuni volti noti del calcio italiano come Roberto Baggio, Ivone De Franceschi e Gianni Pirazzini, che lo hanno visitato negli ultimi giorni della sua vita. La storia di Jacopo Barbaro è un esempio di come la passione per il calcio possa rimanere viva anche di fronte alle avversità più gravi.

Barbaro era noto per il suo legame con Del Piero, avendo condiviso con lui esperienze significative durante la loro carriera giovanile. La loro amicizia è rimasta intatta nel tempo, culminando in una riunione nel 2013 quando Del Piero era in Italia con il Sydney FC. Nonostante le sfide personali, Barbaro ha dimostrato una straordinaria resilienza e un forte impegno nella lotta contro la Sla, contribuendo a iniziative di beneficenza e sensibilizzazione.

Chi è Jacopo Barbaro, amico ed ex compagno di Del Piero al Padova

Jacopo Barbaro è stato una figura rappresentativa del calcio giovanile italiano. Cresciuto a Burano, ha avuto una carriera promettente nelle giovanili del Padova, dove ha condiviso il campo con Alessandro Del Piero, vincendo il titolo nazionale nei Giovanissimi del 1990 sotto la guida di Maurizio Viscidi, oggi coordinatore delle nazionali giovanili della FIGC. Da giovane, Barbaro era un grande tifoso del Milan e del Venezia, e il suo amore per il calcio lo ha spinto a intraprendere un percorso sportivo che però è stato interrotto a causa della malattia.

Nonostante le difficoltà causate dalla Sla, che gli ha provocato gravi problemi motori nel corso degli anni, Barbaro ha continuato a comunicare con le persone a lui care, utilizzando un dispositivo che gli permetteva di esprimersi attraverso il movimento degli occhi. Nel 2018, ha organizzato un’asta di magliette autografate da calciatori famosi, destinando il ricavato a progetti di solidarietà e abbattimento delle barriere architettoniche. La sua determinazione nel promuovere la consapevolezza sulla Sla e nel sostenere cause benefiche ha lasciato un segno profondo nella comunità, dimostrando che, anche nei momenti più bui, è possibile fare la differenza.

La sua eredità continua a vivere attraverso le azioni e l’impatto che ha avuto nel suo tragitto, ispirando molti a non arrendersi mai di fronte alle avversità e a combattere per ciò in cui si crede.