“Ho rischiato di morire dissanguato”, Nek trova il coraggio di raccontare cosa gli è accaduto e di quell’intervento durato 11 ore
Dopo il ricovero in ospedale e l'operazione, Nek decide di raccontare la spiacevole esperienza vissuta
A distanza di molti giorni, da quella foto in ospedale, che ha fatto preoccupare i fan, Nek ha deciso di raccontare tutto, durante una puntata di Verissimo. Davanti alla conduttrice Silvia Toffain, il noto cantante ha spiegato di come è accaduto l’incidente e della paura di morire dissanguato.
Nek ha trovato il coraggio e la forza di salire in macchina e di raggiungere il pronto soccorso nel più breve tempo possibile. Se fosse rimasto nella sua casa di campagna e avesse aspettato l’ambulanza, come lui stesso ha detto, sarebbe morto dissanguato o avrebbe perso i sensi.
Filippo Neviani, il suo nome all’anagrafe, si è tagliato mentre usava una sega circolare. Una piccola distrazione, che gli è quasi costata la perdita di una mano.
Raggiunta la struttura sanitaria, i medici hanno sottoposto il cantante ad un intervento durato ben 11 ore.
Mi sono tagliato la mano con una sega circolare in un momento di distrazione. Tutte le dita sono rimaste danneggiate ma, in particolare, l’anulare è quasi saltato via e il dito medio per metà. Ma, dopo oltre undici ore d’intervento sono riusciti a salvarmi la mano.
I giorni successivi all’operazione, non sono stati facili per la star. Il cantante ha confessato di essersi lasciato andare più volte e di aver pianto in quel freddo letto.
Ora è tornato a casa e deve ancora percorrere un percorso di riabilitazione:
Mi sento come un bambino, perché riprendo un po’ di mobilità della mano ogni giorno. Ho ancora dei momenti di sconforto, soprattutto alla mattina, perché rimettere in moto la mano è molto fastidioso e poi, per me che non ho pazienza, è una prova ancora più dura.
Nek e la gratitudine verso la famiglia
Inoltre, il cantante ha voluto esprimere, davanti alla telecamere, la sua gratitudine verso la famiglia. Se non si è lasciato travolgere da un vortice di depressione, è stato proprio grazie alla vicinanza e all’amore di sua moglie e i suoi figli.
Questo incidente mi ha insegnato a valorizzare ogni singolo giorno come se fosse il primo.