I 10 film più belli del 2016 da vedere
Commoventi, tecnicamente perfetti, originali, italiani e internazionali: ce n'è per tutti i gusti!
Il 2016 appena concluso ha regalato al cinema delle produzioni molto valide e apprezzate. Strano, ma vero, anche l’Italia si è difesa non male, portando in sala dei piccoli capolavori che rendono giustizia al nostro paese e ai grandi talenti di casa nostra.
Ecco la top ten dei film che dovete assolutamente vedere secondo noi:
E’ solo la fine del mondo
Presentato in concorso al Festival di Cannes 2016, E’ solo la fine del mondo, scritto e magistralmente diretto da Xavier Dolan, è basato sull’omonima piéce teatrale di Jean-Luc Laga e vanta la presenza di attori del calibro di Gaspard Ulliel, Nathalie Baye, Vincent Cassel, Marion Cotillard e Léa Seydoux che rendono la pellicola ancora più credibile ed emotivamente coinvolgente: un vero e proprio viaggio “sentimentale”.
Trama:
Louis, scrittore malato terminale, decide di tornare nel suo paese natale e rivedere la sua famiglia dopo 12 anni di lontananza, per comunicare la sua morte imminente. I membri della famiglia reagiscono tutti in maniera diversa all’incontro: nel fratello Antoine si riaccende la gelosia verso di lui, che era sempre al centro dell’attenzione, la sorella minore Suzanne lo accoglie a braccia aperte anche se quasi non lo conosce ma che comunque prova un forte senso di abbandono, la cognata Catherine talmente insicura da soffrire di balbuzie e la madre Martine, impreparata al ritorno del figlio ma al tempo stesso fiduciosa che in famiglia possa tornare il dialogo interrotto anni prima o forse mai veramente iniziato.
Lo chiamavo Jeeg Robot
E’ un film diretto e prodotto da Gabriele Mainetti che rende omaggio alla serie manga e anime Jeeg robot d’acciaio di Gō Nagai, della quale riprende alcune tematiche. Ambientato in una periferia Romana povera, squallida e dura, il film colpisce per la sua crudezza e per la sua verità che, nonostante il contesto, lo rende poetico.
Trama:
Enzo Ceccotti, (un bravissimo Claudio Santamaria) un pregiudicato di borgata, entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di un incidente scopre di avere una forza sovrumana. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente, ma tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l’eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’Acciaio.
Neruda
Questo film del regista cileno Pablo Larraín è un gran bell’omaggio alla vita di Pablo Neruda. Oltre a vantare un ottimo cast, il film ha una sceneggiatura impeccabile e un uso molto sapiente della musica che rende il tutto ancora più magico.
Trama:
Siamo in Cile nel 1948. La Seconda Guerra Mondiale è finita da pochi anni e la Guerra Fredda arriva anche in quella parte del mondo. Pablo Neruda, poeta nazionale dal carisma ammaliatore è da qualche tempo anche un senatore comunista. È apertamente critico nei confronti del presidente Videla ed accusa il governo di tradire il partito comunista. Il Presidente Gonzalez Videla ne chiede la destituzione incaricando un improbabile ispettore, il prefetto Oscar Peluchonneau interpretato da Gael Garcia Bernal, di arrestarlo. Il poeta cerca di fuggire dal paese con la moglie. Il film racconta l’inseguirsi di queste due persone sempre più dipendenti l’una dall’altra. Ispirato dai drammatici eventi della sua nuova vita da fuggitivo, Neruda scrive Canto General. L’artista infatti vede nella sua storia di poeta perseguitato dal suo implacabile avversario, la possibilità di diventare sia un simbolo di libertà che una leggenda letteraria.
Sully
Un’altra perla della regia di Clint Eastwood, con protagonista Tom Hanks. E’ il primo film ad essere girato interamente in formato IMAX e narra l’ammaraggio del volo US Airways 1549 avvenuto il 15 gennaio 2009 nel fiume Hudson, basandosi sull’autobiografia Highest Duty: My Search for What Really Matters dello stesso Chesley Sullenberger scritta insieme all’autore e giornalista Jeffrey Zaslow.
Trama:
Il comandante Chesley “Sully” Sullenberger viene posto sotto inchiesta dopo aver salvato 155 passeggeri in un disperato ammaraggio sul fiume Hudson la mattina del 15 gennaio 2009, con l’accusa di avventatezza ed incompetenza nonostante la sua esperienza quarantennale di volo e l’acclamazione dell’opinione pubblica.
Cafè Society
E’ ultimo capolavoro di Woody Allen, scelto come film d’apertura, fuori concorso, del Festival di Cannes 2016, Cafè Society è il primo film girato in digitale dal regista. Pochi sanno ricreare l’atmosfera e la poesia degli anni ’30 come lui, un film ovviamente da vedere.
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Trama:
Anni trenta: una famiglia ebrea vive a New York e tutto scorre abbastanza tranquillo fino a quando il giovane Bobby decide di partire per Los Angeles per tentare la strada del successo nel mondo del cinema, volendo diventare un agente cinematografico, contando sull’aiuto dello zio. Nella nuova metropoli incontrerà Vonnie di cui si innamora e si immergerà nell’atmosfera pimpante della Cafè Society. Ma non tutto è come sembra e dopo aver scoperto alcune verità amare torna a casa dove grazie al fratello legato alla malavita gestisce un locale di successo e si sposa. Ma un forse non casuale viaggio di Vonnie a New York potrebbe mettere tutto in discussione.
Sing street
Dopo l’adorabile film d’esordio Once e l’ancora più riuscito Tutto può cambiare che ha rivelato delle insospettabili doti canore dell’attrice Keira Knightley, John Carney è tornato nel 2016 con Sing street, un bel film molto apprezzato dalla critica e dal pubblico ambientato nella scena musicale di una Dublino degli anni ’80. Molto interessante!!
Trama:
Negli anni ottanta, il quattordicenne Conor vive con i suoi genitori a Dublino e cerca di evadere dai problemi familiari ed economici grazie alla musica. Deve inoltre adattarsi al cambiamento della propria scuola per motivi finanziari. Nel liceo nuovo, un grande complesso governato dai cattolici, conosce il bullismo e i professori lo iniziano, fin da subito, a odiare. Dopo aver conosciuto Raphina decide di far fruttare il suo talento musicale per formare un gruppo musicale con l’unico scopo di conquistarla.
Veloce come il vento
Conosciuto anche col titolo internazionale Italian Race, è un film diretto da Matteo Rovere e liberamente ispirato alla vita del pilota di rally Carlo Capone. Veloce come il vento è una pellicola molto ben riuscita dove tutto è stato perfettamente azzeccato: personaggi, scene, montaggio, interpretazione, sceneggiatura. Se non l’avete ancora visto correte ai ripari.
Trama:
In Veloce come il vento, la passione per i motori scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino. Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario. Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita. A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris (Stefano Accorsi), ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che gli farà scoprire quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia.
La pazza gioia
A mio avviso, La pazza gioia è il film più riuscito di Paolo Virzì. E’ difficile raccontare due personaggi con problemi mentali, ma le due interpreti Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti sono davvero bravissime e credibili. Una storia credibile, ironica e drammatica al tempo stesso, che convince.
Trama:
Beatrice Morandini Valdirana è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella Morelli è una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto. Sono tutte e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, entrambi classificate come socialmente pericolose. Il film racconta la loro imprevedibile amicizia, che porterà ad una fuga strampalata e toccante, alla ricerca di un po’ di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani.
Zootropolis
E’ un film d’animazione in computer grafica prodotto da Walt Disney e diretto da Byron Howard e Rich Moore. Il film, che vede come protagonisti degli animali antropomorfi, è al quinto posto tra i film d’animazione di maggiore incasso della storia del cinema: un grandissimo successo.
Trama:
La moderna metropoli di Zootropolis è una città diversa da qualsiasi altra. Composta da quartieri differenti come l’elegante Sahara Square e la gelida Tundratown, accoglie animali di ogni tipo. Dal gigantesco elefante al minuscolo toporagno, a Zootropolis tutti vivono insieme serenamente, a prescindere dalla razza a cui appartengono. Ma al suo arrivo in città, la simpatica e gentile agente Judy Hopps, scopre che la vita di una coniglietta all’interno di un corpo di polizia dominato da animali grandi e grossi, non è affatto facile. Decisa comunque a dimostrare il suo valore, Judy si lancia nella risoluzione di un caso misterioso per cui dovrà lavorare al fianco di una volpe loquace e truffaldina di nome Nick Wilde.
The Hateful Eight
Dopo Django Unchained, Tarantino è tornato in sala con un altro film ambientato nel western, The Hateful Eight. Oltre ad avere un cast spettacolare, il film è tecnicamente perfetto, equilibrato da tutti i punti vista dove ritroviamo il Tarantino più autentico.
Trama:
Alcuni anni dopo la fine della guerra civile il cacciatore di taglie John Ruth (Kurt Russell), chiamato “Il boia”, scorta la latitante Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigh). Nel corso del loro viaggio incontrano due sconosciuti: il Maggiore Marquis Warren (Samuel L. Jackson), un ex soldato di colore dell’Unione diventato un cacciatore di taglie e Chris Mannix (Walton Goggins) un rinnegato del Sud che afferma di essere il nuovo sceriffo della città. A causa di una tormenta di neve sono tutti costretti a rifugiarsi in un negozio chiamato “Minnie”, dove con l’inganno, vengono attirati in un terreno molto pericoloso.
Credits photos: da movieplayer.it