Il dolore senza fine di Wilma Goich, per la morte di sua figlia Susanna
Dalla morte del padre e della figlia Susanna, al rapporto con l'ex marito Vianello: Il racconto a cuore aperto di Wilma Goich
Ieri, Serena Bortone, nel suo salotto del programma “Oggi è un altro giorno“, ha avuto l’onore di ospitare e affrontare una chiacchierata a cuore aperto con Wilma Goich. La cantante, storica amica di Luigi Tenco ed ex moglie di Edoardo Vianello, ha avuto modo di ripercorrere la sua carriera, la sua vita e il dolore travolgente per la morte di sua figlia Susanna. Momenti molto toccanti sui canali Rai.
Una vita molto difficile quella della cantante Wilma Goich. Quando aveva solo 10 anni, infatti, ha dovuto dire addio per sempre al suo amato papà.
Mio padre è scomparso quando avevo dieci anni e ha sempre detto che io avrei cantato. Prima di morire disse a mio fratello che lui avrebbe dovuto studiare per mantenere la famiglia, mentre la sua “cocca”, che ero io, sarebbe diventata una cantante. Lo sogno ancora, in momenti particolari della vita, mi viene a trovare quando ho bisogno.
Poi ha affrontato il discorso sulla misteriosa morte del suo collega e grande amico Luigi Tenco, avvenuta durante il Festival di Sanremo del 1967.
Io non credo che si sia suicidato. Ho passato anche l’ultimo dell’anno con lui, nel ’66, e lui era molto rilassato, abbiamo giocato e festeggiato. Lo conobbi a Venezia, dove mi consolò per un furto che avevo subito nella camere dell’hotel con mia madre. Comunque non credo alla versione ufficiale, della sua scontentezza perché Orietta Berti gli aveva preso il posto a Sanremo.
Il ricordo di Wilma Goich per sua figlia
Successivamente, l’intervista si è rivolta alla vita amorosa della cantante. Senza dubbio, la storia più importante della sua vita è stata quella con Edoardo Vianello, con il quale è stata sposata per 10 anni. Un matrimonio, ha raccontato Wilma Goich, terminato per i continui tradimenti di lui.
In fine, la parte più toccante dell’intervista. Il ricordo di Susanna, la sua foglia morta per un tumore.
Abbiamo scoperto il tumore e dopo un mese non c’era più. Non ho pianto per quattro mesi, poi ho cominciato a sciogliermi, bastava che pronunciassi il suo nome e scoppiavo in lacrime. Un giorno sono venute a trovarmi due sue amiche e mentre stavamo parlando ricordandola, il mio telefono si è acceso ed è improvvisamente comparsa la scritta “Io sono qua”. Nessuno aveva mandato messaggi e poi improvvisamente il testo è scomparso