Il film di questa settimana? delle vere chicche!!

Oliver Stone, Bertolucci, Didney Pixar in 3D... trai i film in uscita questa settimana hai solo l'imbarazzo della scelta

ALLA RICERCA DI NEMO

Quasi 10 anni fa Disney Pixar usciva nelle sale di tutto mondo con Alla ricerca di Nemo vincendo l’Oscar come Miglior film d’animazione e ora è pronto a farci ridere e commuovere di nuovo.

Domani 25 ottobre debutterà infatti nei cinema italiani la riedizione in 3D di questo particolare “road movie”, ennesimo passo di un progetto che vede molti successi Disney ritornare sul grande schermo in versione tridimensionale o digitalizzata.

Alla ricerca di Nemo
Alla ricerca di Nemo

THE POSSESSION

Tratto da un articolo, “Jinx in a Box”, pubblicato sul Los Angeles Times, il film Dibbuk Box racconta la storia della figlia più piccola di un padre che ha da poco divorziato, che crea un bizzarro legame con un’antica scatola di legno che ha comprato in una vendita di oggetti di seconda mano.
Il padre scopre che si tratta di un Dibbuk Box, ovvero un oggetto che contiene un’entità demoniaca che cerca di impossessarsi degli esseri umani… a mio avviso? discutibile!!

The Possession
The Possession


LE BELVE

Segna il rutorno sulle scene del mitico Oliver Stone che per l’occasione dirige un cast di eccezione che vede giovani attori contro i veterani del cinema.
Questa è la formula vincente di Oliver Stone che ne Le Belve si affida alla recitazione consolidata di grandi star come Travolta, Del Toro e Hayek abbinandoli a volti freschi e in rapida ascesa, come Aaron Johnson.

Basato sull’omonimo romanzo di Don Winslow, “Savages”, tradotto in italiano Le Belve, racconta la storia di due amici Ben e Chon (Taylor Kitsch e Aaron Johnson) a capo di un business molto fruttuoso.
I due coltivano infatti la miglior marijuana della costa occidentale degli Stati Uniti d’America e sono legati tra loro non solo dal forte vincolo dell’amicizia ma anche da O., ovvero Ophelia, una giovane e conturbante Blake Lively che forma il terzo lato di un triangolo sentimentale davvero equilibrato.

Il paradiso idilliaco e onirico in cui vivono i tre protagonisti si incrina quando la crisi economica (che ormai invade ogni settore) porta i narcotrafficanti messicani in California, decisi ad espandere il loro dominio e trasferire una parte del cartello della “madrina” Salma Hayek negli USA, utilizzando i servigi dei due giovani spacciatori, Ben e Chon.
Questo scatenerà una guerra, più o meno fredda, fra le due fazioni, includendo nel discorso un discutibile agente della DEA (John Travolta) e un killer spietato interpretato da Benicio Del Toro.
Le Belve è una storia di amicizia, ma è anche un film che vuole raccontare di uno dei racket più tenaci e duri da eliminare, quello della droga, e delle violenze che si celano dietro lo spaccio: l’istinto animale e primitivo che avvicina gli uomini alle belve e al loro spirito più selvaggio.

Le Belve
Le Belve


IO E TE

Ma ecco il mio preferito Io e Te di Bertolucci, un altro ritorno attesissimo.

Il contesto è quello della Roma bene: pochi flash inquadrano un mondo assuefatto alla forma e una famiglia plasmata dagli schemi, in cui un figlio asociale come Lorenzo è prima di tutto un problema da risolvere.

Ma quel mondo apparentemente di bell’aspetto, su cui la diversità di Lorenzo incide come un neo da tenere in ombra, presto sparisce e si rivela per quello che è: solo e soltanto superficie.

Lorenzo si finge in settimana bianca con i compagni, invece per sette giorni si trasferisce fisicamente al di sotto di questa superficie, dove si trova una cantina buia, arredata con mobili sontuosi e decadenti di una vecchia nobiltà. Qui, lontano dalle regole sociali che gli richiedono una presunta normalità, Lorenzo può finalmente essere se stesso e iniziare un proprio percorso di crescita.

Ma in questo percorso Lorenzo è affiancato dall’incontro turbolento con Olivia, sorellastra 25enne quasi sconosciuta e con problemi di tossicodipendenza, che gli impone la sua presenza in cantina.
Inizialmente è scioccato dall’ invasione nel suo spazio privato, ma poi pian piano si abbandona lentamente al rapporto con Olivia.
Con lei, mano a mano che il passato di Olivia prende forma e si intreccia con la storia della famiglia, Lorenzo prova le emozioni più varie: compassione, ascolto, fiducia, complicità, calore.

Intanto la cantina diventa simbolicamente il posto in cui confluiscono gli errori degli adulti, dove la verità trova la sua massima espressione.

Quello che lascia senza parole è come un regista 72enne sia capace di comprendere vividamente la giovinezza e spiegarla a noi che giovani lo siamo ancora. Il romanzo di Ammaniti, godibile, ma non incredibile, qui si trasforma in un vero e proprio capolavoro cinematografico, ma in realtà non avevo dubbi!!

IO e TE
IO e TE

VIVA L’ITALIA

Un importante senatore di origine meridionale è un politico corrotto, senza scrupoli né ideali. Ad un certo punto viene colpito da una malattia che intacca parte del suo cervello e che lo trasforma un’altra persona: un uomo giusto e corretto con gli altri, nonchè promotore di una singolare iniziativa, ovvero creare l’articolo 140 della Costituzione per sancire il diritto di ogni cittadino a conoscere la verità che si nasconde dentro le mura dei palazzi della politica.

Il concetto è nobile, ma la storia è un pò debole… senza infaia e senza lode.

Viva l'Italia
Viva l'Italia


AMOUR

Amour è Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes, sarà nelle sale da domani, ma solo in 50 copie.

Il regista è una garanzia: il pluripremiato e osannato regista austriaco Michael Haneke.

Haneke ha anche ricevuto proprio lo scorso 14 ottobre all’Eliseo la Legion d’onore, massima onorificenza francese, dal presidente Francois Hollande con la seguente motivazione: “Rendiamo onore a un regista e a una produttrice impegnati nella difesa del cinema indipendente, che la Francia sostiene instancabilmente e promuove in tutto il mondo”, esattamente come succede in Italia, vabbè!!

Amour è la serenità di una coppia di ottantenni interrotta dalla malattia.
Georges e Anne ex insegnanti di musica, gioiscono delle piccole cose che le loro giornate contengono: l’ascolto dei cd, la visita di un ex allievo o quella della figlia musicista Eva.
Ma un giorno, durante la colazione, Anne viene colpita da un ictus e inizia il calvario: Georges accudirà la moglie con tenerezza, caparbietà e disperazione, per poi doversi arrendere all’ineluttabilità della perdita.

Tropo bello, delicato e profondo insieme per perderselo… buona visione!!

La premiazione a Cannes 2012 di Amour
La premiazione a Cannes 2012 di Amour