Il Torino Film Festival 2012 festeggia 30 anni all'insegna della polemica!!
Un compleanno importante con un programma di tutto rispetto, un premio rifiutato e una polemica in atto: questo in sintesi è il TFF 2012
Quest’anno il Torino Film Festival compie i suoi primi 30 anni di storia, un bel traguardo per un festival di cinema dal taglio alternativo e di nicchia.
La rassegna, per il quarto anno diretta da Gianni Amelio, presenta per il 2012 come sezioni a concorso: il Concorso Nazionale Lungometraggi, TFFDoc, Italiana Corti, Spazio Torino.
Quest’edizione sarà una retrospettiva su Joseph Losey, ma il programma prevede la proiezione di Death Row, quattro episodi per la televisione sulla pena di morte realizzati da Werner Herzog che si aggiungono ad altri momenti di grande cinema come Festa Mobile, Rapporto Confindenziale sulle realtà emergenti a livello internazionale, Onde, TorinoFilmLab e molto altro.
A completare l’offerta, per il trentesimo compleanno il TFF insieme con UCCA (Unione Circoli Cinematrografici Arci) presenta una programma speciale, dal 17 ottobre al 26 novembre, il Moving TFF, ovvero anteprime, proiezioni, dibattiti, incontri sulla storia del Festival in giro per la città, raggiungendo anche zone periferiche e coinvolgendo cinema, spazi e locali normalmente non toccati dalla rassegna.
Il programma è quindi ampissimo, tra le mille proposte mi preme sottolineare che la serata d’apertura ha battezzato Dustin Hoffman alla regia con il suo Quartet.
Ebbene sì, a settantacinque anni Dustin Hoffman esordisce alla regia con una commedia piena di humor, tenerezza, malinconia, eccentricità, dove il rap si mescola con Mozart e l’arte e la musica curano i disastri e le paure della vecchiaia. Quartet è distribuito in Italia da Bim e uscirà in sala nel 2013.
La polemica
Ma il cinema non è stato di sicuro il primo portagonista di questo TFF 2012, che prevedeva anche l’assegnazione del secondo Gran Premio Torino ai registi Ken Loach ed Ettore Scola.
Dico prevedeva perché uno dei due registi, Ken Loach nello specifico, ha deciso di rifiutare il premio, come forma di solidarietà ai lavoratori della Cooperativa Rear che sono stati licenziati.
Nel comunicato ufficiale il regista ha scritto: ”È con grande dispiacere che mi trovo costretto a rifiutare il premio che mi è stato assegnato dal Torino Film Festival, un premio che sarei stato onorato di ricevere, per me e per tutti coloro che hanno lavorato ai nostri film.
L’organizzazione che appalta i servizi non può chiudere gli occhi, ma deve assumersi la responsabilità delle persone che lavorano per lei, anche se queste sono impiegate da una ditta esterna. Mi aspetterei che il Museo, in questo caso, dialogasse con i lavoratori e i loro sindacati, garantisse la riassunzione dei lavoratori licenziati e ripensasse la propria politica di esternalizzazione.
Non è giusto che i più poveri debbano pagare il prezzo di una crisi economica di cui non sono responsabili – ha poi aggiunto – abbiamo realizzato un film dedicato proprio a questo argomento, Bread and Roses. Come potrei non rispondere a una richiesta di solidarietà da parte di lavoratori che sono stati licenziati per essersi battuti per i propri diritti?”.
Il Museo Nazionale del Cinema ha ovviamente replicato spiegando le proprie ragioni, ma la polemica resta e i lavoratori licenziati continuano a manifestare alle porte del Museo.
Il TFF nel frattempo è cominciato, la serata di apertura non ha subito gravi sconvolgimenti, la sala era gremita e tutto ha seguito il suo corso naturale, ma di certo un episodio di questa natura in questo preciso periodo storico ha lasciato e lascerà dell’amaro in bocca e una riflessione aperta… da parte mia: Tanti Auguri TFF!!