Joe Bastianich: ristorante distrutto dai manifestati in USA
I manifestati hanno distrutto il ristorante di Joe Bastianich a New York le proteste dopo la morte di George Floyd ma l'ex giudice di Masterchef li appoggia
Il ristorante La Pizzeria Mozza e di Chi Spacca di Joe Bastianich a New York è stato distrutto dai manifestanti durante le proteste causate dalla morte di George Floyd. L’ex giudice di Masterchef ha detto di essere molto deluso ma di sostenere comunque la causa e le motivazioni dei protestanti.
I manifestati hanno distrutto La Pizzeria Mozza e di Chi Spacca, le due parti diverse dello stesso ristorante di Joe Bastianich a New York. Alcune persone sono entrate nel locale e, dopo aver rubato il vino e gli incassi, hanno appiccato il fuoco all’interno.
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Il una recente intervista concessa al Corriere della Sera, Joe Bastianich ha raccontato:
“Hanno spaccato il vetro e gettato benzina per bruciare gli interni, un disastro. Hanno rubato il vino e gli incassi”.
Lo chef italo-americano, ex giudice di Masterchef Italia ha detto di essere molto deluso ma di appoggiare le ragioni delle persone che stanno protestando dopo la morte di George Floyd:
“Tutti hanno il diritto di protestare e anche di agire per essere ascoltati… mi spiace però che una minoranza di persone sfrutti questi momenti per rubare o spaccare. Distolgono l’attenzione dal messaggio”.
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Il ristorante di Joe Bastianich era rimasto chiuso per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria e si preparava a ripartire. Lo chef italo-americano si dice pronto a rimboccarsi le maniche per rimettere in sesto il locale:
“Siamo indignati, questo Paese non può avere futuro se non risolve questa ferita razziale. Se il costo per dare giustizia a George Floyd è un ristorante bruciato, lo sopporto. L’importante è non stare in silenzio”.
Joe Bastianich ha aggiunto amareggiato che si tratterebbe di danni ingenti:
“Tutto questo è successo proprio a pochi giorni dalla ripresa delle attività, eravamo rimasti chiusi dal primo di aprile e avevamo appena ricominciato a servire pizze a domicilio e cibo da asporto. Ora dobbiamo ricostruire l’intero locale, i danni sono enormi. Non solo quelli fisici però. Siamo un Paese a pezzi”.