La modella Chrissy Teigen e le ceneri del suo terzo figlio portate sempre durante i viaggi di famiglia
Chrissy Teigen, ex top model e moglie di John Legend, racconta di portare sempre le ceneri del figlio Jack durante i viaggi di famiglia
Dopo il grande dolore che ha dovuto affrontare nella vita, la modella Chrissy Teigen, moglie del famoso cantante John Legend, ha rivelato un dettaglio molto intimo della sua vita. Recentemente, la coppia ha perso un bambino e ogni volta che viaggiano, portano con loro le ceneri del terzo figlio. Quel bambino tanto atteso e che avrebbe dovuto chiamarsi Jack.
In un’intervista con il blog “Scary Mommy“, Chrissy Teigen ha confessato che sono proprio i suoi due figli a voler portare anche il fratellino durante i viaggi di famiglia. Luna, cinque anni e Miles tre anni, ricordano sempre alla loro mamma di non dimenticare le ceneri. I due bambini hanno dovuto affrontare il dolore della perdita di un fratellino.
Quando andiamo in vacanza o ci spostiamo dicono sempre: ‘Non dimenticare il piccolo Jack’. Arrivati sul posto, pensano che debba volere un bicchiere d’acqua. Alle persone potrebbe sembrare folle ma mettono un bicchierino d’acqua accanto all’urna con le ceneri. A scuola Luna e Miles hanno disegnato Jack come un angelo.
Chrissy Teigen ha voluto raccontare dei dettagli molto intimi della sua vita privata, per far capire alla persone come tutto sia cambiato dopo la morte del suo terzo figlio.
Avevo bisogno di una scossa. Prima di rimanere incinta di Jack, non avevo una vita sana. Con l’alcol non trattavo bene il mio corpo. Prendevo in giro chi praticava esercizio fisico.
Oggi la modella ha capito che il corpo di una persona è importante e che la stessa vita è un miracolo.
Chrissy Teigen e la perdita del piccolo Jack
Lo scorso 30 settembre 2020, Chrissy Teigen e John Legend hanno pubblicato uno straziante post su Instagram, informando i loro numerosissimi seguaci della triste notizia.
Dopo giorni di ricovero in ospedale, a causa di un’emorragia, Chrissy ha avuto un aborto ed ha perso il suo terzo figlio.
Non siamo stati in grado di fermare l’emorragia e dare al nostro bambino i liquidi di cui aveva bisogno, nonostante sacche e sacche di trasfusioni di sangue. Semplicemente non era abbastanza. Per qualche motivo, avevamo iniziato a chiamare questo piccoletto nella mia pancia Jack. Quindi per noi sarà sempre Jack.