Lady Gaga: le scelte artistiche che non ci saremmo aspettati
La regina del glamour getta la maschera pop e rivela l’anima country. Ma non è il primo colpo di testa di Lady Gaga
“I’m not real. I’m theatre”. Esplosa con la hit Just Dance, Lady Gaga riscrive l’immaginario pop con ritmi elettronici, videoclip sopra le righe e look sui generis. L’effetto shock conquista il pubblico che la premia con oltre ventisette milioni di album venduti dal 2008 a oggi. Un successo stratosferico contraddistinto da performance iconiche, riconoscimenti prestigiosi e quattro tour sold out in tutto il mondo. A otto anni dal debutto sulle scene musicali con The Fame, la cantautrice statunitense torna in vetta alle classifiche con Joanne, l’album dalle sonorità country che la eleva tra le popstar più poliedriche dell’entertainment contemporaneo. Una svolta inedita per la Mother Monster che si presenta al pubblico senza la maschera pop che l’ha resa celebre.
Ma l’anima country è solo una delle sfumature di Lady Gaga, un’artista che continua a sorprenderci con colpi di testa di imprevedibile originalità:
1. La svolta horror
Voce da soprano, caschetto biondo e look spaziale, Lady Gaga riscrive l’immaginario musicale secondo le regole dell’horror contemporaneo. Se nel videoclip di Paparazzi è un’artista perseguitata dai fotografi che avvelena il fidanzato-traditore (interpretato da un esordiente Alexander Skarsgard), nell’iconico Bad Romance è una femme fatale in latex bianco che strizza l’occhio alle creature di Silent Hill.
Nel 2010 solleva le accuse della chiesa cattolica interpretando il controverso Alejandro di Steven Klein e in Born This Way sconvolge il pubblico con le protesi sui zigomi e il look demoniaco. Esagerazioni esibite anche sul palco dei VMA dove nel 2010, vestita di carne, ritira il premio per il “Video dell’anno”. Dopotutto, se si fa chiamare Mother Monster un motivo c’è!
2. L’azzardo nel cinema e nella tv
In pochi lo sanno, ma il debutto artistico di Lady Gaga non è musicale, ma televisivo. Nel 2001 la giovane cantautrice statunitense recita in un episodio de I Soprano e nel 2008 si esibisce sulle note di Bad Romance in Gossip Girl. La svolta arriva nel 2015 quando convince Ryan Murphy ad affidarle il ruolo da protagonista in American Horror Story – Hotel. La contessa-vampira conquista la critica che le assegna il Golden Globe come miglior attrice in una serie televisiva. Un successo che tenta di ripetere anche nella sesta stagione dove interpreta la misteriosa Scathach. E non è tutto!
Ambiziosa come poche star, la cantautrice punta all’Oscar con È nata una stella, il remake di Bradley Cooper del musical del 1937 con Janet Gaynor. Dopo il fiacco debutto sul grande schermo in Sin City 2 e Machete 2, riuscirà Lady Gaga a conquistare la settima arte?
3. Lady Bontà e l’orgoglio LGBT
La musica è lo strumento che Lady Gaga utilizza per affrontare tematiche come l’omofobia (Born This Way), la redenzione (Judas) e la strumentalizzazione (Do What You Want). Battaglie che affronta in prima persona cantando sul palco dell’Europride di Roma e del Gay Pride di New York. Nel 2012 fonda la Born This Way Foundation, un’organizzazione che combatte il bullismo e la discriminazione tra i giovani.
L’abuso sessuale è il tema di Til It Happens to you, il brano scritto con Diane Warren contro la violenza sulle donne. Oltre al successo e alla fama, Lady Gaga è un simbolo di rivoluzione contro le più grandi sfide del secolo.
4. La musica come tributo
Vi siete mai chiesti quale sia l’origine del suo iconico nome? Lady Gaga nasce dal brano Radio Ga Ga dei Queen. Un tributo a Freddie Mercury che la Mother Monster estende ad altri straordinari artisti, da Stevie Wonder e Sting a David Bowie, celebrato con una performance indimenticabile ai Grammy Awards 2016.
Durante la cerimonia degli Oscar 2015 l’arte di Lady Gaga va oltre la musica nel toccante medley per i cinquanta anni di Tutti insieme appassionatamente. Un live che, toccando il cuore di Julie Andrews, caratterizza l’ennesima, imprevedibile scelta artistica di Lady Gaga.
5. L’anima jazz e il cuore country
Tra il ritmo pop di Bad Romance e il virtuosismo classico di Tony Bennett c’è un salto qualitativo non indifferente. Dopo il modesto Artpop, Lady Gaga abbandona la musica dance e riscopre l’anima jazz in Cheek to Cheek. L’album vince il Grammy Award nel 2015 e vende un milione di copie worldwide, un successo incredibile vista la natura anti-commerciale dell’operazione. Ma le sorprese della camaleontica popstar non finiscono qui!
Joanne, il quinto album di inediti di Lady Gaga, è un inno alla musica country. Considerate le duecentomila copie vendute in una settimana, il colpo di testa si rivela l’ennesima scelta vincente di Lady Gaga. Un’artista che, senza maschere e trucchi, resta la sola e unica regina dell’imprevedibilità.