Le "Cose Cattive" di Simone Gandolfo!!
Dall'ultima stagione di R.I.S. - Delitti Imperfetti a regista di "Cose cattive", il primo film prodotto da Luca Argentero
Cose Cattive è il primo film prodotto da Luca Argentero e Myriam Catania e dalla loro neonata società di produzione Inside.
Il film, una sorta di horror contemporaneo sul voyeurismo e sul significato del castigo, su quella forma di cinismo che porta a spettacolarizzare tutto, anche la violenza più efferata.
Oggi ho il grande piacere di parlare con Simone Gandolfo, conosciuto al grande pubblico per la sua interpretazione in R.I.S. Roma – Delitti imperfetti, e che è autore e regista di Cose Cattive.
Ciao Simone benvenuto su Bigodino, ho ricevuto il comunicato di Cose Cattive e sono rimasta piacevolmente colpita dal progetto. Piattaforma della storia è un blog, nulla di più attuale, mi racconti il perché di questa scelta?
La scelta è dovuta al fatto che volevamo fare un film riflettendo sul contemporaneo, negli anni 80 pensavamo che la fantascienza si sviluppasse in verticale mentre in realtà la conquista di nuovi mondo si è sviluppata in maniera orizzontale. La rete è di fatto una di queste, è una sorta di vita parallela che però si lega alla vita reale.
Quando queste due realtà si scontrano spesso creano un corto circuito, di cui sono piene le pagine di cronaca nera dei giornali.
Poi mi è successo un episodio personale che mi ha fatto riflettere. Quando ho iniziato a fare RIS il mio profilo facebook è schizzato… da 500 amici a 5000 richieste, inoltre la gente voleva incontrarmi affidandosi al fatto che io fossi una brava persona, senza averne nessuna garanzia, non conoscendomi realmente. Ho quindi immaginato che cosa poteva fare uno psicopatico nascosto dietro alla facciata di un blog… e da lì è iniziato il film!
Hai dichiarato: “È una storia in cui i personaggi sono quasi reali senza essere veri e le situazioni vere senza essere accadute”, geniale, ma me la spieghi?
Un anno prima di scrivere il film, ho letto un libro di Cesare Fiumi (giornalista del corriere della sera) “la feroce gioventù” che mi ha particolarmente ispirato.
In realtà nessuno dei fatti narrati è ispirato a quel libro, ma c’è un enorme galleria di psicopatologie da cui attingere. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Quella che raccontiamo in Cose Cattive, è una delle tante possibili di combinazioni di realtà che potrebbe sempre accadere.
Nel film emerge la condizione della solitudine tecnologica, l’attrazione per la violenza gratuita e soprattutto della sua spettacolarizzazione, fortemente supportata dai sempre accesi riflettori del web, come viene affrontata questa tematica nel film? Esiste una possibilità di ritorno all’umanizzazione della società?
L’unica possibilità di ritorno passa attraverso l’accettazione della natura umana , che in tutti noi a volte si macchia di ombre scure.
La rete crea uno schermo fra chi comunica dandoci l’illusione di essere al sicuro ma privandoci dell’istinto che è quello che alla fine salva gli animali nella giungla. Dobbiamo imparare ad usarlo.
Il film è un piccolo miracolo di produzione italiana. Con un budget ridotto siete riusciti ad ottenere una pellicola dallo spessore artistico superiore alla media. È quindi possibile fare dei prodotti di qualità senza grandi investimenti?
È assolutamente possibile, facendo delle risorse umane il punto centrale della produzione. Ne è prova il fatto che siamo diventati una famiglia e alla presentazione del film a Courmayeur al Festival Noir c’era tutta la crew al completo!
Ognuno ha un ruolo fondamentale nella riuscita del progetto, tutti sono fondamentali e ognuno di noi ha dato del suo meglio. Solo così credo si possa realizzare un buon prodotto con poco.
Una curiosità sul Luca Argentero produttore, ci dici qualcosa?
Il miglior produttore che si possa desiderare. Un vero manager, sensibile e inflessibile, moderato nei complimenti ma generoso nella fiducia. Inoltre siamo grandi amici, non potevo desiderare di meglio.
Lo scorso 12 dicembre (come hai già anticipato prima) il film è stato presentato al prestigioso festival Noir Film Festival a Courmayer, come è stato accolto?
Difficile dirlo, credo che abbia suscitato grande curiosità, la sala era abbastanza piena (lo abbiamo proiettato a mezzanotte) e la visione del film era di buonissimo livello tecnico.
Il film poi è stato proiettato in lingua originale, in inglese, perché da subito avevamo deciso di abbracciare un mercato più ampio possibile, anche se a gennaio il film in Italia uscirà doppiato.
Personalmente sono stato molto contento perché credo che non sempre conta il risultato finale, ma anche il percorso che abbiamo fatto per arrivare fino a qui e oggi non è cosa da poco!
…E se vi abbiamo incuriosito un pò sappiate che il film arriverà nelle sale cinematografiche da gennaio sotto forma di mini eventi, proiettato per diversi giorni in modalità tour in tutta Italia, per conoscere tutte le date visitate la pagina facebook ufficiale del film.
Inoltre, essendo un film che racconta del mondo del web e dei blogger, non poteva mancare un sito, così come il canale youtube dove trovare i video di preparazione al film e lo spazio Instagram dove è possibile accedere a tutte le foto relative alla produzione.
Insomma, impossibile perdere il contatto!!