L’ostentazione della ricchezza in tv
Il palinsesto è pieno di programmi odiosi dove la ricchezza fa da protagonista...ma davvero qualcuno si appassiona a questo genere di tv?
Sono in continua crescita e riempiono i palinsesti televisivi: proprio mentre l’Italia vive un momento difficile, ecco arrivare dai canali satellitari, puntualmente e con un certo tatto direi, programmi tv dove la protagonista è lei: l’ostentazione della ricchezza.
Finché MTV vuole mostrarci, continuamente e replica dopo replica, la classifica delle dieci case più costose dei VIP prima, e la classifica delle dieci più costose dei “sedicenni” poi(come se la casa fosse loro, e non dei genitori) è un conto, ma quando si è arrivati a “My super sweet 16” si è davvero toccato il fondo. Lo ricorderete sicuramente: in ogni episodio una ragazzina ricca sfondata organizzava la sua festa per i sedici anni, con pretese assurde, puntualmente realizzate. Eppure quel programma ha segnato solo l’inizio di tanti altri. A livello di reality, ad esempio, si è passati al programma “la favolosa vita di Kimora Simmons” dove il livello quasi nullo di sopportabilità di quella donna non era dettato tanto dall’ostentazione dei suoi soldi, quanto dal fatto che, in quanto ricca, lei si sentisse in diritto di maltrattare chiunque, che lavorasse o meno per lei. Quasi in ogni puntata, inoltre, a lei piaceva dire: “io sono la favolosa Kimora, questa è la mia favolosa vita.” Che carina.
E se con questi programmi il fondo era già stato raggiunto, con quelli attualmente in palinsesto si sta cercando forse di scavare ancora e ancora. Uno su tutti: “Party Mamas”, dove a mio dire c’è molto “party” ma poche “mamas”: il senso del programma dovrebbe essere quello di mostrare come delle mamme senza pudore e senza la minima idea di quale sia un modo sano di crescere un bimbo tentino di organizzare una super festa per i loro bambini, che avranno al massimo 8-10 anni. La verità è che la festa è per loro e il loro ego, i bambini sono totalmente all’oscuro e rappresentano solo la scusa per la festa. Tra l’altro, oltre ad essere ricche sfondate e ad avanzare assurde pretese, anche qui puntualmente realizzate (c’è chi ha preteso la neve intorno casa sua con 40 gradi all’ombra, sciolta in dieci minuti e pagata milioni) c’è da notare come queste donne siano tutte delle pazze croniche, sclerotiche e psicolabili, ovviamente viziate e di un’antipatia imbarazzante. Ovviamente rifatte dalla punta dei capelli all’unghia del piede, sono loro e protagoniste dei nostri palinsesti. La domanda è: ma davvero qualcuno si appassiona a questi programmi? In America funzioneranno di sicuro, e vorrei evitare di dire quello che penso a riguardo, ma da noi, in Italia, davvero vanno avanti in quanto seguiti o vengono mantenuti in programmazione per puro bisogno di riempire il palinsesto, come penso e spero che sia?