Mamma assume una giovane tata per poche sterline l’ora. Non sapeva che sarebbe diventata Lady Diana
Una mamma tempo fa aveva assunto una giovanissima e timidissima tata. La pagava 5 sterline l'ora. Quando è diventata grande, la tata è diventata Lady Diana!
Era il 1980. Mary Robertson viveva a Londra ed era una donna d’affari americana. Aveva un bambino piccolo di nome Patrick. Aveva sicuramente bisogno della mano di una tata per prendersi cura del suo adorato figlioletto. E fu allora che conobbe una giovanissima ragazza timida, dal sorriso dolce e dallo sguardo irriconoscibile. Mai si sarebbe aspettata che un giorno la baby sitter di suo figlio, sarebbe diventata Lady Diana.
Aver avuto una tata che poi è diventata principessa non è da tutti. Mary Robertson per suo figlio Patrick aveva chiamato un’agenzia locale per trovare una tata part time. L’unica disponibile al momento era una giovane ragazza di 18 anni. Dallo sguardo timido e schivo, ma adorabile e dolce. Si chiamava Diana Spencer.
Diana si presentò per il colloquio. E Mary Robertson la assunse subito, perché si innamorò di lei. La pagava 5 sterline l’ora, per prendersi cura del suo bambino, ma anche per aiutarla nelle faccende di casa, come ad esempio per piegare il bucato, mettere a posto i giocattoli, lavare i piatti. Un giorno la donna trovò sotto il divano la ricevuta di versamento del suo pagamento in banca. E lì scoprì chi era. Era Lady Diana Spencer, lei lavorava nel campo della finanza, conosceva bene una delle famiglia aristocratiche più antiche e famose del Regno Unito.
Prima di diventare la principessa del popolo, Diana ha lavorato per 5 sterline l’ora per prendersi cura di un bambino di nome Patrick. Che oggi può dire di aver avuto una tata davvero eccezionale.
Chissà se il principe William e il principe Harry, i figli che Lady Diana ha avuto dal principe Carlo, primo in linea di successione al trono inglese, conoscono questa storia della loro adorata mamma, che hanno perso troppo presto il 31 agosto del 1977 in quel terribile incidente in Francia.
Sicuramente è una bella storia da raccontare ai nipotini di Diana Spencer!