Maneskin attaccati duramente in Bielorussia: “Pervertiti, spazzatura”
Il gruppo rock attaccato duramente in diretta televisiva
I Maneskin hanno trionfato all’Eurovision Song Contest riscuotendo molto successo in tutto il mondo. Il brano “Zitti e buoni” è da alcuni giorni balzato nelle prime posizioni delle classifiche mondiali e continua a macinare record su record. Ma a quanto pare i Maneskin non sono molto simpatici a tutti. Prima la Francia ha provato a sporcare la vittoria del gruppo rock con delle insinuazioni su presunti consumi di droga in diretta, poi smentiti dal test a cui si è sottoposto il frontman Damiano. Oggi dalla Bielorussia arrivano delle immagini non proprio simpatiche nei loro confronti.
In un programma della tv bielorussa i Maneskin sono stati etichettati come “pervertiti”, “degenerati”, “spazzatura che sa di AIDS” e pure “omosessuali”, come se quest’ultima cosa fosse un’offesa.
“Un bestiario di pervertiti, omosessuali degenerati, spazzatura che sa di AIDS. Per fortuna non l’hanno trasmesso in Bielorussia” – hanno detto in trasmissione.
Maneskin attaccati in tv: il commento di + Europa
A riportare la notizia è stato il profilo del partito politico + Europa che ha così commentato la faccenda:
“Sono da far accapponare la pelle le parole della tv Bielorussa CTV, filo Lukashenko, nei confronti dei vincitori dell’Eurovision Song Contest, gli italiani Maneskin. Parole pronunciate domenica, proprio mentre il mondo aveva gli occhi puntati su Minsk per l’intollerabile dirottamento del volo Ryanair che ha portato all’arresto del giornalista Protasevich. Un altro attacco al mondo libero e all’Europa che non possiamo tollerare”.
Il video è stato diffuso dall’associazione “Bielorussi in Italia Supolka Italia”. Davvero incredibile quanto detto in diretta televisiva. La Bielorussia è una delle ultime dittature rimaste in Europa. Il premier Lukashenko continua la gestione della nazione in modo repressivo verso ogni forma di opposizione al suo governo politico. Il tutto mentre l’Europa minaccia sanzioni per la vicenda del dirottamento del volo Ryanair per far arrestare il giornalista dissidente Protasevich.