Margo Guryan, morta la cantautrice e pianista americana
Si è spenta a 84 anni nella sua casa di Los Angeles
Margo Guryan è morta. Il mondo della musica internazionale è in lutto per la scomparsa della famosa cantautrice e pianista americana. Si è spenta all’età di 84 anni nella sua casa di Los Angeles, l’8 novembre scorso. Considerata una leggenda della chamber-pop degli anni 60, è diventata un’icona internazionale negli anni Novanta.
Margo Guryan si è spenta all’età di 84 anni lo scorso 8 novembre. All’attivo ha un solo disco di inediti, Take A Picture, pubblicato nel 1968 e ricco di ballate dallo stile pop dei Beach Boys unito al jazz più raffinato. Non volle mai promuoverlo a livello internazionale.
Non mi piaceva sentirmi dire cosa fare.
Così nel 2010 la cantautrice e pianista americana raccontò al conduttore inglese Iain Lee perché non partì mai per un tour promozionale per raccontare il suo disco al mondo intero. Entrando ancora di più nella leggenda per il suo carattere forte e deciso.
Chi era Margo Guryan, morta a 84 anni
Margo Guryan era nata il 20 settembre del 1937. Era cresciuta a New York nel quartiere di Far Rockaway, nel Queens: la mamma era laureata in pianoforte, il papà, pianista, in arti liberali. Margo Guryan si era laureata alla Boston University. Aveva studiato pianoforte alla Lennox School of Jazz, collaborando con Ornette Coleman e Don Cherry. Tra i suoi professori ricordiamo Bill Evans, Max Roach e Milt Jackson.
Ottenne un grande successo negli anni Sessanta e poi negli anni Novanta. Celebre il brano 16 Words, contro George W Bush e le bugie legate alle armi di distruzioni di massa che secondo il presidente americano l’Iraq possedeva ed era pronto a usare.
Nel 2009 ha pubblicato “The Chopstick Variations”, 14 variazioni su tema al pianoforte composte quando insegnava ai bambini. La canzone postuma “Why Do I Cry” è diventata popolare questa estate su TikTok, grazie a video diventati virali.
Ha sposato il produttore David Rosner, morto nel 2017. Mentre lei è morta l’8 novembre 2021, come confermato in un tweet dal batterista dei Galaxie 500 Damon Krukowski.