Marina Di Guardo: “Avere come figlia Chiara Ferragni mi danneggia”
La scrittrice Marina Di Guardo ha raccontato che essere madre di Chiara Ferragni ha i suoi difetti
Essere madre di Chiara Ferragni implica vantaggi ma pure svantaggi. Per informazioni chiedere alla diretta interessata, Marina Di Guardo. L’affermata scrittrice si è lasciata andare ad alcune considerazioni sull’essere mamma della fashion blogger e non ha scattato una fotografia perfetta. Certo, i punti a favore ci sono e fingere il contrario suonerebbe ipocrita, ma neanche i contro mancano.
Marina Di Guardo ha infuso a Chiara Ferragni la passine per la moda
La famiglia di Chiara Ferragni è un chiaro esempio di coesione e reciproco aiuto. Ciascun componente gioca nella stessa squadra, privo di gelosie, che finirebbero per destabilizzare l’armonia generale. La stessa moglie di Fedez ha riservato in più occasioni parole al miele per sua madre, Marina Di Guardo, senz’altro una delle prime figure di riferimento, che le ha infuso la passione per la moda.
Non è tutto oro quel che luccica
Viceversa, Marina ha sempre dedicato commenti affettuosi e di stima nei confronti delle figlie, Chiara compresa, la quale la renderà presto nonna per la seconda volta.
Eppure, a fronte del fantastico legame, la Di Guardo ha svelato che essere madre di un’influencer celebre in tutto il mondo ha pregi e difetti, almeno in merito alla sua professione di scrittrice.
Persa la credibilità
All’uscita della sua ultima fatica letteraria, il thriller Nella buona e nella cattiva sorte (Arnoldo Mondadori Editore), la signora Di Guardo ha, infatti, dichiarato che certamente essere madre di Chiara l’ha aiutata a riscuotere visibilità. In scompenso, avrebbe perso di credibilità nel proprio ambiente. La tendenza di certi colleghi e giornalisti è pensare che qualcuno scriva i libri al suo posto. Insomma, credono ci sia dietro lo zampino di un ghostwriter e la Di Guardo si limiti a mettere il nome in copertina.
Marina Di Guardo: i romanzi pubblicati
La mamma di Chiara Ferragni ha esordito nella narrativa nel 2012 con il romanzo L’inganno nella seduzione. Poi ha pubblicato Bambole gemelle (Feltrinelli) e Frozen bodies (Delos Books). Nel 2017 è passata alla Mondadori, con cui è giunta al terzo romanzo, dopo i successi ottenuti da Com’è giusto che sia e La memoria dei corpi.