Marina Viotti affronta il cancro e celebra la vita con il nuovo album “Melankholia”

Marina Viotti, mezzosoprano di fama, condivide la sua testimonianza sulla lotta contro il cancro in occasione dell’uscita del suo album “Melankholia“. Questo progetto musicale non è solo una raccolta di canzoni, ma un viaggio intimo e personale che riflette le esperienze difficili che l’artista ha affrontato negli ultimi anni. Con il suo cranio rasato sulla copertina, Viotti intende colpire il pubblico, sia emotivamente che visivamente. La sua storia di resilienza e coraggio si intreccia con la musica, offrendo una nuova prospettiva su vita e sofferenza.

La diagnosi e il percorso di lotta

Marina Viotti ha scoperto di avere un linfoma di Hodgkin nel 2019, dopo mesi di sintomi trascurati. La cantautrice, consapevole del proprio corpo e della propria professione, ha avvertito segnali preoccupanti: stanchezza, perdita di peso e difficoltà respiratorie. Nonostante le sue richieste mediche, quattro specialisti in Svizzera non hanno preso i suoi sintomi sul serio, attribuendoli all’ansia o ad allergie. Questo silenzio ha amplificato il suo senso di isolamento e vulnerabilità, rendendo ogni giorno una battaglia contro il pregiudizio.

La situazione è precipitata durante una rappresentazione di un’opera a Lucerna, quando Viotti è svenuta di fronte al pubblico. Questo evento ha segnato un punto di svolta decisivo: ricoverata all’ospedale di Losanna, ha ricevuto la diagnosi spaventosa. A quel punto, Viotti si è confrontata non solo con la paura per la propria vita, ma anche con l’incertezza sul suo futuro professionale. La pressione sociale di essere un’artista e la paura del giudizio l’hanno spinta a mantenere segreta la malattia, una scelta che ha aggiunto un ulteriore strato di difficoltà alla sua esperienza.

La cantautrice ha affrontato otto cicli di chemioterapia e, sebbene vulnerabile, ha trovato la forza di continuare a esibirsi. Viotti sottolinea come l’intero processo di malattia abbia cambiato il suo approccio alla musica, portandola a esplorare nuove sonorità e forme di espressione. La sua esperienza l’ha portata a riscoprire il valore dell’autenticità e del coraggio, elementi che ora afferma di voler condividere con gli altri attraverso la sua arte.

Un messaggio di speranza nel nuovo album

Melankholia“, il nuovo progetto musicale di Marina Viotti, è una riflessione profonda sulla vita e la morte. Composto in parte da brani che ha ascoltato durante il suo percorso di malattia, l’album racchiude una serie di meditazioni sull’esistenza umana. La cantautrice ha cercato di stabilire collegamenti tra diverse epoche musicali, reinterpretando opere di autori del Rinascimento accanto a pezzi moderni di artisti come U2, Lana Del Rey e Metallica. Questo mix di generi musicali rappresenta visivamente il suo viaggio personale e il superamento delle avversità.

Durante il concerto all’Ansaldo di Milano, dedicato agli abbonati under 35 della Scala, Viotti offrirà ai presenti un assaggio di questo album, sottolineando l’ibridazione tra opera e chanson. La sua performance non sarà solo un’esibizione, ma un inno alla vita e alla resilienza. La scelta di condividere la propria storia attraverso la musica è per Viotti un modo per dare voce a chi sta combattendo battaglie simili, offrendo uno spiraglio di speranza e dimostrando che, dopo la malattia, ci può essere un nuovo inizio.

Viotti ha anche espresso il desiderio di ispirare altri a raccontare le proprie storie e ad affrontare le sfide con coraggio. La musica, per lei, è diventata un mezzo di comunicazione potente e una forma di supporto, non solo per se stessa, ma anche per gli altri. Ogni pezzo dell’album è una riflessione sulla fragilità umana e sulla forza che si può trovare anche nei momenti più bui.

L’ibrido nell’arte: nuove prospettive musicali

Il concetto di ibridazione nell’arte è un tema ricorrente nella vita e nella carriera di Marina Viotti. La cantante ha sempre cercato di combinare elementi di diversi generi, creando un linguaggio musicale unico che esprime la sua personale visione del mondo. Questo desiderio di libertà creativa si riflette anche nella sua recente esperienza come protagonista alle Olimpiadi di Parigi. Qui, ha reinterpretato una celebre opera con un ritmo contemporaneo, immergendosi in una performance che celebra l’amore, l’uguaglianza e la libertà.

Viotti non teme di abbracciare generi diversi, come il metal, nella sua carriera artistica. La sua capacità di passare con disinvoltura da uno stile musicale all’altro la rende un’artista poliedrica, capace di attrarre un pubblico variegato. Questa versatilità si esprime anche nella sua musica, che cerca di riflettere la complessità delle emozioni umane, travisando confini e aspettative.

La sua lotta contro il cancro l’ha anche portata a riconsiderare le sue relazioni e le sue priorità. Ha scoperto l’importanza delle amicizie che si rinforzano nei momenti difficili e di come l’arte può fungere da strumento di connessione. Il ritorno alla vita artistica, dopo un periodo di isolamento forzato dalla malattia, ha comportato per Viotti una riscoperta non solo di sé stessa, ma anche delle sue origini artistiche.

Oggi, l’artista guarda al futuro con nuove ambizioni, desiderosa di condividere la sua musica e la sua storia con il mondo. La malattia, che inizialmente sembrava un ostacolo insuperabile, si è trasformata in un’opportunità per crescere, reinventarsi e ispirare gli altri a trovare la forza di affrontare le proprie sfide.