Mark Ruffalo, sapete proprio tutto sul verde gentiluomo?
Un attore di talento diviso tra blockbuster e cinema indipendente
Se ci fermiamo a pensare a un attore completo e umile che rispecchia l’idea di un gentiluomo del grande schermo, ci viene in mente Mark Ruffalo, classe 1967, che ha costruito la sua carriera tra un blockbuster e un cinema più indipendente. Dopo circa seicento provini falliti e dieci anni passati a fare il barista in attesa della sua grande occasione, Mark ha collezionato vari ruoli secondari negli anni ’90 prima di farsi notare da pubblico e critica per l’interpretazione in Zodiac di David Fincher o in Shutter Island di Martin Scorsese. Sposato con Sunrise Coigney e padre di tre figli, Mark è una delle poche star di Hollywood che dà il giusto valore alla famiglia nonostante la professione lo porti spesso lontano da casa.
Soprattutto in seguito alla drammatica esperienza di salute nel 2002, che lo ha messo a dura prova, chiamandolo ad affrontare un brutto male, il suo rapporto con la moglie si è rafforzato mostrandogli le vere priorità della vita che spesso nel jet set passano in secondo piano. Nel 2012 è arrivato una sorta di riscatto per lui a livello professionale, con il ruolo dell’incredibile Hulk che fino a quel momento era stato di Edward Norton. Questa avventura verde inizia con The Avengers per poi continuare con Iron Man 3 e Avengers: Age of Ultron. Ma il blockbuster non ha rapito la sua anima indie che continua sempre a coinvolgerlo in progetti validi in cui interpreta ruoli impegnativi e diversi. Besti pensare al commovente Teneramente Folle di Maya Forbes, all’intenso Foxcatcher – Una storia Americana al fianco di Channing Tatum o al familiare I Ragazzi Stanno Bene con Julianne Moore e Annette Benning.
Recentemente ha contribuito al successo de Il Caso Spotlight di Tom McCarthy candidato agli Oscar e dall’8 giugno è al cinema con Now You See Me 2, il sequel diretto da Jon M. Chu che racconta la storia dei Quattro Cavalieri dell’illusionismo che utilizzano la magia per aiutare la giustizia al fianco di Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Daniel Redcliffe, Dave Franco, Michael Caine e Morgan Freeman. Forse vi sono sfuggite cinque curiosità su questo attore di talento, disponibile e gentile, che non perde mai occasione per fare del bene e condurre una vita “normale” lontano dai riflettori e dal facile e scontato gossip da tabloid.
Il suo primo lavoro è stato nella pubblicità
Aveva 20 anni quando ha ottenuto il suo primo lavoro retribuito. “Ho guadagnato circa 30.000 dollari e mi sono detto: ce l’ho fatta, sono ricco e ho lasciato il mio lavoro in un negozio di chitarre. Due mesi più tardi, dopo un prestito, alcune cene con gli amici e l’acquisto di una nuova autoradio, era tutto finito. Ero di nuovo uno qualunque in cerca di un posto di lavoro” ha raccontato durante un’intervista. Poi ha vissuto a Los Angeles pitturando case, facendo il cameriere e aggiustando mobili di qualsiasi tipo, cercando di sopravvivere in attesa di avere un’occasione per fare l’attore.
Calma e sangue freddo
Hulk che ha paura di qualcosa fa sorridere, eppure Mark Ruffalo ha scoperto l’arte della meditazione che lo ha aiutato molto a livello personale. “L’insegnante di meditazione mi è stato molto utile per gli attacchi di ansia che avevo, ero davvero disperato. Il mio cervello non si spegneva neanche quando provavo a dormire” ha raccontato, aggiungendo che ormai pratica ogni giorno questa terapia che gli permette di ritrovare la calma e rallentare il tempo che scorre sempre più veloce. “Il mio lavoro ha iniziato a cambiare, la mia fortuna ha iniziato a cambiare e il mondo è cambiato” quindi non bastava ascoltare un po’ di musica classica come il suo supereroe verde di giganti proporzioni.
Hulk gli ha cambiato la vita…
“Ero un po’ depresso in quel periodo per quanto riguardava la recitazione” ha raccontato Ruffalo facendo riferimento al 2012 quando ha sostituito Edward Norton nel ruolo di Hulk nell’universo Marvel, entrando così nel mondo dei cinecomic. “I primi Avengers hanno portato una valanga di lavoro. E ho pensato che avevo 45 anni e un ruolo del genere potevo sfruttarlo finché avevo ancora il fisico” ha raccontato con ironia confermando questa scelta che ha dato una ulteriore spinta alla sua carriera, come accade per molte star di Hollywood che si affacciano al mondo dei supereroi.
Un mondo più “green” è possibile
Nella vita reale l’attore crede molto nella sua organizzazione, Water Defense, con la quale collabora per fermare la perforazione del gas naturale e cercare delle energie alternative più pulite. Il suo è un impegno pubblico importante che permette di mantenere liberi i corsi e le sorgenti d’acqua, difendendoli da eventuali contaminazioni e dal degrado industriale che sembra avanzare sempre di più.
Sconfiggere il male con l’amore e non con i superpoteri
Molti avranno letto della tragedia vissuta da Mark Ruffallo quando gli è stato diagnosticato un tumore al cervello. E’ accaduto nel 2002 mentre stava per iniziare le riprese di Signs, il film con Mel Gibson per cui poi è stato sostituito da Joaquin Phoenix. Fortunatamente la massa era di natura benigna ed è stato possibile effettuare un’operazione, quindi dopo un difficile periodo di riabilitazione l’attore è potuto tornare sulla scena, più forte e più amato di prima. Infatti ci tiene sempre a ricordare l’affetto e l’importanza della sua famiglia in quel periodo drammatico della sua vita.