Martina Colombari, il figlio Achille ha compiuto 18 anni: la somiglianza con Costacurta è incredibile
Maggiore età per il figlio della coppia e la somiglianza con il papà inizia a farsi evidente.
Martina Colombari e Alessandro Costacurta sono una delle coppie più amate. Il connubio showgirl-calciatore tanto in voga per loro rappresenta la perfezione.
Dal loro amore nel 2004 è nato Achille, l’unico figlio della coppia. Achille lo scorso 2 ottobre ha raggiunto un traguardo importante, un traguardo da festeggiare nel migliore dei modi perché sancisce l’ingresso nel mondo dei grandi: il giovane di casa Costacurta ha festeggiato i 18 anni.
Una festa con il classico stile della famiglia Costacurta, in forma privata e senza eccessi. Martina però non ha potuto non scrivere alcune righe in onore del figlio sul suo profilo social.
L’ex Miss Italia ha pubblicato uno scatto su Instagram dove si intravedono lei, il marito Alessandro e Achille davanti ad una torta con alle spalle gli immancabili numeri 1 e 8.
Questa la dedica di Martina Colombari al figlio Achille:
“Sembravano lontani e invece sono già arrivati! Oggi sono 18 anni che fai parte della nostra famiglia. Vogliamo ringraziarti della felicità che ci hai dato, augurandoti un futuro assolutamente splendido e tanti sogni da realizzare. Da oggi avrai più libertà, ma anche più responsabilità. Non aver paura di sbagliare, succederà …. Fai le tue esperienze. Sorridi, piangi, emozionati e continua sempre ad essere così curioso. Sei diventato maggiorenne, ma per noi rimarrai sempre il nostro bambino. Ti vogliamo un mondo di bene! Buon Compleanno Achi”.
Righe piene di amore e orgoglio per lui che sono state molto apprezzate dai suoi fan che hanno preso d’assalto il post con like e commenti di auguri.
Inizia un periodo importante per Achille e anche i genitori dovranno essere bravi a gestirlo nel migliore dei modi. La stessa Colombari ha annunciato che durante il periodo del lockdown è stata costretta a ricorrere all’aiuto di un’esperta, una psicologa specializzata in genitorialità. “Lo dico serenamente: chiedere aiuto non è un atto di debolezza, ma di grande amore per i propri figli” – aveva dichiarato.