MavaChou morta suicida: l’influencer era oggetto di odio dagli ex fan dopo la separazione
La donna è morta a mesi dalla separazione
Non ne poteva più degli insulti degli hater dopo la separazione e così MavaChou è morta suicida. Aveva solo 32 anni la mamma influencer francese che aveva deciso con il compagno di porre fine alla loro relazione. I fan hanno iniziato a schierarsi da una parte e dall’altra, arrivando a insultarla pesantemente, in una campagna d’odio che l’ha spinta al terribile gesto.
MavaChou ha deciso di togliersi la vita lo scorso 22 dicembre 2021, nella sua casa in Francia. La Procura di Epinal ha già aperto un’inchiesta per capire se dietro al folle gesto ci siano proprio le molestie mosse nei suoi confronti dopo la separazione dal compagno.
Maeva Frossard, questo il vero nome della 32enne, che tutti sui social conoscevano come MavaChou, aveva raccontato in un’intervista, poco prima della morte, di ricevere insulti e accuse, anche di pedofilia. Per mesi la YouTuber e influencer è stata oggetto di una campagna d’odio che probabilmente l’ha spinta a farla finita.
Maeva Frossard era mamma di 4 figli. Dopo la rottura con l’ormai ex marito e padre dei suoi bambini, con cui aveva aperto il suo canale YouTube di successo per il quale è conosciuta, soprattutto su Twitter ha iniziato a ricevere molti insulti.
Gli ex fan della coppia si erano divisi: qualcuno stava con lei, mentre altri con l’ex marito. Una campagna d’odio fatta anche di mille messaggi al giorno. C’era persino chi era arrivato a spiarla dentro casa sua o a chiamare la scuola dei suoi figli. Una situazione insostenibile.
MavaChou morta suicida: la Procura indaga per istigazione al suicidio
MavaChou aveva raccontato che la situazione era esasperante ed era costretta a prendere antidepressivi, avendo già tentato il suicidio.
Sono arrivata a voler smettere di vivere.
Aveva presentato diverse denunce. L’ex marito aveva cercato di calmare i follower, ricevendo anche lui insulti e minacce. Ora la Procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio attraverso molestie virtuali.