Meryl Streep: un’icona senza tempo
Alla scoperta di una delle più grandi attrici nel panorama Hollywoodiano
Meryl Streep. Quando si pronuncia il suo nome, l’aria sembra letteralmente bloccarsi. Un misto tra leggenda e ammirazione aleggia intorno a lei che, sempre con sorriso gentile, sa mostrarsi la persona più modesta sulla faccia della terra. Non facciamo troppi giri di parole, probabilmente parliamo di una delle più grandi interpreti di sempre della storia del cinema.
Fa parte dell’Olimpo Hollywoodiano e insieme a Katharine Hepburn e Bette Davis, detiene il maggiore numero di nomination agli Oscar. Meryl Streep è una vera star! Nella sua carriera iniziata nel 1977 ha saputo variare, sorprendere e divertire. È passata da un genere all’altro senza alcun timore e ha fatto del suo volto un’opera d’arte dalla perfetta mimica. Meryl Streep, all’anagrafe Mary Louise, è nata il 22 giugno 1949 a Summit ed è cresciuta nel New Jersey dove sin dalla tenera età ha iniziato a studiare canto e recitazione, laureandosi in arte drammatica ed esordendo in seguito come attrice teatrale. Il teatro è il suo grande amore. Il palcoscenico l’ha lanciata nello starsystem e l’ha ammaliata col calore e col respiro del pubblico, dal vivo. La sua non è una storia tutta rose e fiori come in molti pensano. Da questo punto di vista ci ricorda – ma con molto più talento – uno dei suoi ultimi personaggi, ovvero Florence Foster Jenkins dell’omonimo film diretto Stephen Frears nel 2016 e che possiamo trovare nel catalogo di Infinity.
Nella sfera sentimentale ha sofferto molto, proprio negli anni in cui il suo percosso era in ascesa. Per due anni Meryl Streep è stata legata all’attore John Cazale, suo collega sul set di “Il cacciatore” e venuto a mancare nel 1978 a causa di un cancro ai polmoni. Un dolore fortissimo che l’attrice porta dentro tutt’oggi e non nasconde. Un dolore però alleviato in seguito alla conoscenza dello scultore Don Gummer, con cui è sposata ancora oggi. Meryl Streep ha quattro figli – Henry, celebre musicista con il nome d’arte di Henry Wolfe; Mamie, qualche volta al fianco della madre al cinema; Grace e Louisa. E mentre attendiamo di vedere Meryl Streep nei panni di una nonna in tv, nella seconda stagione di Big Little Lies, lo è diventata anche nella vita reale. Mamie, come ha svelato il magazine Us Weekly, ha partorito lo scorso mese un maschietto avuto dal suo nuovo compagno, il produttore Mehar Sethi.
L’arte di un’attrice camaleontica
Meryl Streep è amatissima da tutto il cinema e non solo da quello americano. Quale sia il suo segreto non è ben chiaro ma insieme a Helen Mirren e Glenn Close è la sola che riesce sempre e perfettamente in tutto quello che fa, dall’impostazione della voce o alla singola movenza. I film che l’hanno consacrata con importanti riconoscimenti verso i primi anni di carriera sono La donna del tenente francese, La scelta di Sophie, Kramer contro Kramer, Innamorarsi. Quando nel 2011 ha portato sullo schermo Margaret Thatcher in The Iron Lady era già una donna e un’attrice conosciuta e apprezzata tra tutte le generazioni. I film a cui ha preso parte sono tanti, tantissimi alcuni di successo altri meno ma tutti degni di nota per la sua interpretazione, per il suo modo di stare davanti la macchina da presa. Senza citare tutti i titoli, ma prendendo alcuni da “esempio”, possiamo classificare alcuni suoi film in base a ruoli determinanti e pop.
I ruoli più determinanti che ha interpretato Meryl Streep li abbiamo visti in film come The Hours, La stanza di Marvin, Silkwood, Il dubbio. The Hours di Stephen Daldry è film fluido, che scorre tra primi piani che che sembrano ritratti, e mostra più vicende per parlarci di donne coraggiose e forti che si sentono inadeguate, ferite, soffocate.
In La stanza di Marvin di Jerry Zaks, Meryl Streep non ha un ruolo da protagonista ma genere tantissima attenzione in quello che è un piccolo grande dramma familiare con un giovanissimo Leonardo DiCaprio.
In Silkwood di Mike Nichols la troviamo donna coraggio, pronta a lottare contro tutti per la verità al costo di mettere a rischio la sua vita. Un ruolo femminile del tutto insolito, molto maschile nei modi e nell’abbigliamento, veramente sublime.
In Il dubbio di John Patrick Shanley assistiamo a un film dello script di ferro che è impossibile non godere delle interpretazioni dei suoi attori. Qui Meryl Streep veste i panni di una suora che ha forti dubbi
nei confronti di un prete e dei suoi possibili abusi verso uno studente di colore.
Un diavolo in Prada
I ruoli più pop, quelli da intendersi più commerciali per film a più livelli di target e con un alto coinvolgimento generazionale sono La morte ti fa bella, She Devil, Julia&Julia, Il Diavolo veste Prada, Mamma Mia!. La morte ti fa bella di Robert Zemeckis è una commedia satirica che riflette sulla sbagliata necessità di apparire e di ricercare nella propria immagine l’eternità. Qui Meryl Streep ha una “rivale”: Goldie Hawn.
She Devil di Susan Seidelman è un’altra commedia grottesca da toni e colori eccentrici in cui la Streep e Roseanne Barr si contendono il ruolo di Diavolo.
Julie&Julia è forse in film più noioso tra i titoli sopra citati. Un film al femminile e golosissimo, inno a tutte le ricette della leggendaria chef francese Julia Child, in cui alla regia c’è Nora Ephron e nei panni della coprotagonista Amy Adams.
Poi ci sono Il diavolo veste Prada di David Frankel e Mamma Mia! di Phyllida Lloyd. Questi due film hanno in comune due donne con una grande passione e ostinazione, una dittatoriale e sentenziosa, e l’altra materna e sognatrice. Chi non vorrebbe conoscere nella sua vita Miranda Priestly o Donna “delle Diamond”!
La sacra “trinità”: i tre ruoli più importanti
Per conoscere Meryl Streep tre sono i film fondamentali. Sono tre ruoli diversissimi tra di loro. Tre donne che vogliono ardentemente qualcosa e per questo vivono, soffrono, diventano guerriere. Due sono film che non passano spesso alla tv e uno è di estrema popolarità e dopo tanti anni fa innamorare ogni spettatore. Cartoline dall’inferno di Mike Nichols, con Meryl Streep e Shirley MacLaine è la storia di una madre e una figlia costrette a ritrovarsi in un momento di dolore restando eternamente in competizione. Entrambe attrici di Hollywood, una ormai ben nota e l’altra in ascesa. Qui Meryl Streep incarna perfettamente l’insoddisfazione e la malinconia che accompagna delle volte chi il successo lo raggiunge ma non sa goderne.
E poi ci sono La mia Africa diretto da Sydney Pollack e I ponti di Madison County diretto da Clint Eastwood. Due film per cui non servirebbero spiegazioni o racconti aggiunti. Due capolavori della cinematografia a cui Meryl Streep ha porto l’altra guancia lasciandosi cullare da due storie d’amore coinvolgenti e stravolgenti.