Nadia Toffa, i suoi colleghi commossi a Le Iene: “È passato poco tempo”
L'assenza di Nadia Toffa a Le Iene continua a farsi sentire e i suoi colleghi non sono riusciti a trattenere l'emozione ricordandola.
L’assenza di Nadia Toffa a Le Iene continua a farsi sentire e i suoi colleghi non sono riusciti a trattenere l’emozione ricordandola.
Matteo Viviani, Giulio Golia e Filippo Roma sono apparsi commossi in studio: “La verità è una sola. È passato ancora troppo poco tempo…”. La stessa redazione de Le Iene ha ammesso che non sarebbe stato più lo stesso senza Nadia Toffa.
Nella puntata di ieri sera, i colleghi di Nadia Toffa non sono riusciti a trattenere la commozione. Si sono emozionati ricordando la sua collega scomparsa lo scorso 13 agosto dopo aver lottato a lungo contro un tumore: “È passato ancora troppo poco tempo. L’atmosfera qui in studio è che non sia ancora cambiato nulla, come se lei ci fosse“, ha detto Matteo Viviani.
E Giulio Golia ha aggiunto: “Perché per noi Nadia era anche scherzare in camerino, mangiare un pezzo di pizza. Noi questa emozione ce la porteremo ancora per un bel po’ di tempo. Non abbiamo perso solo una grande professionista, ma una grande amica“.
Infine, il suo collega Filippo Roma ha ammesso: “Abbiamo avuto la fortuna di viverla. Ma la cosa bella è che il nostro dolore è il vostro dolore. In un momento così difficile questa cosa ci rende meno tristi“.
A sostituire Nadia Toffa nel programma è una conduzione tutta femminile, sono le iene Veronica Ruggieri, Nina Palmieri e Roberta Rei. Quest’ultima, durante un’intervista a Mattino Cinque, ha dichiarato: “Difficile condurre nel suo studio e ce ne sono volute tre di donne, perché una non sarebbe bastata. Le volevo molto bene, è stata la mia maestra”.
Impossibile dimenticare le parole di Alessia Marcuzzi durante il discorso commemorativo in ricordo di Nadia Toffa durante la prima puntata di questa stagione de Le Iene: “Molti non sapevano esattamente cosa avesse Nadia. Lei ne aveva parlato solo con le persone più strette. A tutte aveva detto di avere un male terribile, ma la speranza era che la fine non arrivasse mai. Quando è arrivata la notizia la botta è stata troppo forte. L’affetto che ha ricevuto la sua famiglia è stato gigante. Lei univa le persone”.