“Non è curabile”: Giovanni Terzi confessa il suo dramma a pochi mesi dalle nozze con Simona Ventura
Giovanni Terzi non si arrende alla malattia, la stessa che ha colpito la madre
Giovanni Terzi conta i giorni che mancano al 6 luglio, una data fatidica per la sua storia con Simona Ventura. Proprio allora, infatti, i due innamorati potranno finalmente pronunciare il fatidico “sì” davanti ad amici e familiari. Il giornalista, reduce dalla partecipazione all’ultima edizione di Ballando con le stelle, scalpita dal desiderio di scambiarsi la promessa di amore eterno insieme alla dolce metà. I due si sono trovati solo nell’età della maturità e intendono capitalizzare ogni singolo momento passato fianco a fianco.
Giovanni Terzi racconta il proprio stato di salute e l’importanza di avere Simona Ventura accanto
I continui rinvii hanno reso l’attesa insopportabile. Ma c’è anche un altro motivo dietro la smania di Giovanni Terzi, ossia i problemi di salute. Nel 2020 è stato, infatti, costretto a una delicata lotta contro la dermatomiosite, una rara malattia autoimmune rea di comprometterne la salute in maniera rilevante.
Nonostante le sfide imposte dalle sue condizioni, Giovanni Terzi ha sempre cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno, di affrontare la vita con ottimismo e pieno di energie, sostenuto dalla dolce metà, che intanto ha rilasciato delle dichiarazioni “scioccanti”.
La scoperta del brutta male è avvenuta come un fulmine a ciel sereno, dopo una passeggiata in montagna nella quale aveva riscontrato delle difficoltà respiratorie. Esami e visite mediche hanno permesso di fare chiarezza sullo stato di salute, che ha portato con sé il timore di perdere la capacità di respirare normalmente.
In un’intervista al settimanale Nuovo Tv, Giovanni Terzi ha raccontato i duri ostacoli incontrati. A dispetto del calvario fisico e psicogico, avvertito soprattutto all’inizio, ha trovato dentro di sé la forza per lottare. I nuovi farmaci disponibili e lo spirito tenace gli hanno consentito di andare avanti, senza chiudersi in sé stesso. La stessa patologia ha già colpito la madre, ma ora i progressi della scienza ne alimentano le speranze.