Nuove speranze per il ritrovamento di Anastasia Ronchi, scomparsa da Viareggio dal 3 settembre
La scomparsa di Anastasia Ronchi, la ragazza 16enne di Viareggio, avvenuta il 3 settembre 2024, ha destato grande preoccupazione tra i familiari e l’intera comunità. La giovane, già scomparsa una volta nel dicembre 2023, avrebbe lasciato la sua abitazione per motivi che rimangono ancora da chiarire. I genitori, Giancarlo Ronchi ed Ellina Manshura, sono in stato di angoscia e temono che la figlia possa essere sotto l’influenza di un uomo di 42 anni, tossicodipendente e senza fissa dimora.
Le segnalazioni da Parigi: un avvistamento inquietante
Durante la trasmissione “Chi l’ha Visto?“, è giunta una segnalazione da un telespettatore che affermava di aver visto Anastasia a Parigi. Secondo quanto riportato, la giovane sarebbe stata avvistata mentre si trovava in compagnia di un uomo molto più grande di lei, intento a chiedere l’elemosina nei pressi di un supermercato. La descrizione fornita dallo spettatore ha messo in allerta i genitori, poiché la ragazza sembrava stare bene fisicamente, ma la situazione rimane comunque preoccupante.
Il compagno del telespettatore, Daniele, ha contattato la redazione e ha rivelato di aver visto Anastasia il giorno precedente. Daniele ha dichiarato di averla vista in compagnia di un altro clochard e ha aggiunto dettagli sulla ragazza, come il fatto che indossasse sempre un berretto di lana. La testimonianza è stata confermata anche dal padre di Anastasia, il quale ha apprezzato la descrizione e la considerata molto attendibile.
L’appello disperato del padre di Anastasia
Durante un’intervista a “Chi l’ha Visto?“, il padre di Anastasia ha fatto un appello accorato, sottolineando come la ragazza sia molto probabilmente in compagnia dell’uomo di 42 anni che temono possa esercitare una cattiva influenza su di lei. Ha raccontato che la moglie ha anche affrontato una situazione pericolosa nel tentativo di cercare la loro figlia, venendo aggredita in un incontro con alcuni sbandati, ma per fortuna senza gravi conseguenze.
Giancarlo Ronchi si è rivolto direttamente alla figlia, esprimendo la sua angustia e invitandola a tornare a casa, affermando che la madre è distrutta dalla sofferenza per la sua scomparsa. Il padre, visibilmente commosso, ha messo in evidenza il reato di sequestro di minori e ha chiesto a chiunque sapesse qualcosa di farsi avanti per aiutare la famiglia. Il suo intervento ha messo in luce la gravità della situazione e la necessità di un intervento urgente da parte delle autorità competenti.
Il racconto della madre e i dettagli sulla scomparsa
La madre di Anastasia ha rivelato che il giorno della scomparsa la ragazza si era alzata presto, come era solita fare ultimamente, senza però tornare a casa. La comunicazione telefonica con il padre è stata breve, durante la quale Anastasia avrebbe espresso l’intenzione di raggiungerlo a Milano. Questo ha ulteriormente preoccupato i genitori, poiché temono che la figlia sia coinvolta in una relazione pericolosa con l’uomo sospettato.
Il 42enne, già denunciato dai genitori della ragazza, risulta irreperibile da diverse settimane, il che aumenta le preoccupazioni sulla sicurezza di Anastasia. Nonostante alcune segnalazioni relative a un possibile ritorno della ragazza a Viareggio, non ci sono stati sviluppi concreti e la sua scomparsa rimane ufficialmente irrisolta. I genitori, attraverso le apparizioni in programmi televisivi e appelli a diversi media, cercano disperatamente assistenza e supporto nella ricerca della figlia.
La ricerca di informazioni: la speranza dei familiari
La famiglia Ronchi si appella a chiunque possa avere informazioni utili per il ritrovamento di Anastasia. Hanno invitato tutti coloro che l’hanno vista a contattare le forze dell’ordine o la redazione della trasmissione “Chi l’ha Visto?“. La comunità locale e nazionale è invitata a unirsi nella ricerca, poiché ogni piccola informazione potrebbe essere utile per riunire una famiglia disperata e riportare la giovane a casa.
Mentre la situazione rimane critica, i genitori non perdono la speranza e continuano a fare appelli per il rilascio della loro amata figlia, desiderosi di riportare la normalità nelle loro vite.