Pamela Prati, la confessione: “Io in vasca e lui mi sbirciava…”
La soubrette si è confessata a tutto tondo a Il Fatto Quotidiano ripercorrendo la sua carriera
Lunga intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano da Pamela Prati che ha raccontato a tutto tondo i suoi 40 anni di carriera a partire dalla fine, con la storia inventata di Mark Caltagirone: “Quella storia mi ha devastato, ho anche pensato di farla finita” – ammette, per poi chiedere di passare ad altri argomenti.
Così gli si chiede quanti soldi ha sperperato in tutti questi anni di successi. Pamela risponde con schiettezza: “Tantissimi, ma altrettanti me ne hanno fregati. Però non li ho sperperati, piuttosto non mi sono fatta mancare nulla” – confessa. Esempi? “Appena ho firmato per Mediaset sono andata da Chanel e ho speso 100 milioni di lire”. E ancora, spiega: “Ero ancora quella bambina che non aveva il pane per la merenda, quindi dovevo togliermi quella soddisfazione“. Quindi aggiunge di aver “comprato anche una casa a mamma”.
Poi si parla di cinema. “Prima ho rifiutato un ruolo con Enrico Montesano, ma volevo ballare, poi ho girato un cult assoluto, citato pure da Tarantino: La moglie in bianco… l’amante al pepe con Lino Banfi. Sbagliarono il numero di scarpe, erano strettissime, un dolore boia, poi Lino aveva una mimica assurda e io dimenticavo il mio ruolo, mi sentivo quasi una spettatrice. E ridevo. Non riuscivo ad andare avanti”.
Pamela Prati interpellata sul ruolo sexy di quel film ha ammesso: “Io uscivo dalla vasca da bagno e Lino sbirciava da dietro la porta, mostravo le forme granitiche del mio corpo” – ha detto.
Poi il periodo del bagaglino e del famoso scontro con Valeria Marini: “Però non l’ho picchiata” – ricorda. E ancora: “Sono gelosa e possessiva, lei era entrata al Bagaglino e al mio posto; durante la festa dei 50 anni di Leo Gullotta ho avuto la sensazione che mi prendesse in giro. Così mi sono avvicinata, e lei per liberarsi di me si è graffiata con il mio bracciale di diamanti”.