Pamela Prati su Cecilia Capriotti e Tommaso Zorzi: “Ho chiesto l’intervento dei miei legali”
Pamela Prati torna sul caso Mark Caltagirone e ribatte alle accuse di Cecilia Capriotti e Tommaso Zorzi nella casa del GF VIP
Nella casa del Grande Fratello Vip si è tornato a parlare di Pamela Prati, in particolare del Prati-gate e del caso Mark Caltagirone. Sull’argomento sono tornati Cecilia Capriotti e Tommaso Zorzi che hanno raccontato un aneddoto.
Si tratta di quando Pamela Prati si trovava ad Ischia, subito dopo il caos del caso Mark Caltagirone. I due hanno raccontato di essere stati gli unici a parlare con la soubrette sarda.
Tutti, secondo il racconto dei vipponi, l’avrebbero lasciata da sola. Cecilia Capriotti racconta di essersi avvicinata a lei e di aver capito, dalle sue parole, che si trovava di fronte ad un “caso clinico”.
La showgirl ora rompe il silenzio sui social e prima con una storia e poi con un lungo post fa chiarezza. Per prima cosa racconta cos’è successo secondo lei a Giugno 2019:
A Giugno del 2019, come da molti anni, fui invitata a Capri al Vip Champion. Io, lo dico con tutta l’umiltà del mondo, non sapevo chi fosse Tommaso Zorzi, ma non per altro, solo perché davvero non lo conoscevo. Si avvicina e ricordo come se fosse ieri che mi dice “Posso avere l’onore di avere una foto con te?”. Io ovviamente accetto come faccio con tutti quelli che mi chiedono una foto, ci scambio due chiacchiere e mi risiedo al mio posto, ero al tavolo con Alfonso e Valeria.
Oggi lui e Cecilia Capriotti hanno creato una vera e propria sceneggiatura su quell’incontro. Io amo Napoli e i Napoletani, mi sento Napoletana di nascita e sono sempre stata trattata da queste persone splendide con i guanti bianchi. Non è vero che sono stata presa in giro dai napoletani, ne che sono stata lasciata da sola. La parola “pena” mi ha ferito perché non dovrebbe essere usata da nessuna persona verso nessun individuo.
Pamela Prati su Cecilia Capriotti: azioni legali in corso
E sulla collega, Pamela Prati minaccia anche azioni legali. Per la soubrette averla definita un caso clinico è alquanto diffamatorio.
Mi sono già espressa sulle parole orribili di Cecilia Capriotti nei miei confronti, su quello che mi è successo ci sono delle indagini in corso, e chiamarmi “caso clinico” è una diffamazione grandissima.
Sono fiduciosa e sono sicura che il tempo mi darà ragione, ma vorrei solo capire perché queste due persone si sentono fighe nel dire che mi hanno salutato perché dovevano, che ero messa da parte da tutti in quella manifestazione, e altre cose non vere che tra l’altro sono perseguibili dalla legge.
Essere personaggi forti sui social e avere tanti follower non corrisponde sicuramente ne ad essere artisti ne da loro la possibilità di trattarmi in questa maniera.