Pamela Prati su Mark Caltagirone: “Sono stata costretta a mentire, una truffa crudele”
La famosa showgirl rivela come la storia con Caltagirone sia stata una crudele truffa nei suoi confronti
Pamela Prati torna ancora una volta a parlare di Mark Caltagirone, il presunto imprenditore che avrebbe dovuto sposare e con cui avrebbe adottato due meravigliosi bambini. La famosa showgirl nelle ultime settimane è protagonista di varie indiscrezioni in merito ad un suo possibile ritorno all’interno del Grande Fratello Vip.
La ballerina sembra infatti essere stata contattata da Alfonso Signorini pronta a voltare pagina e a dimenticare la truffa che l’ha vista in prima linea.
La sua presunta storia d’amore con Caltagirone, rivelatasi una vera e propria bugia, aveva spinto la showgirl ad allontanarsi dal piccolo schermo in particolar modo dai programmi Mediaset di Barbara D’Urso.
Di recente però, quest’ultima ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera dove, ha spiegato come è stata costretta a mentire. A distanza di anni Pale ha deciso di rivelare nuovi importanti dettagli in merito al suo ‘futuro marito’ di cui solo in un secondo momento si è scoperto non essere mai esistito.
Pamela Prati su Mark Caltagirone: “Sono stata costretta a mentire”
Durante la sua lunga intervista la famosa showgirl ha spiegato come i suoi avvocati si stiano occupando ancora della storia per cui, lei stessi afferma di essere truffata.
Alcuni dettagli in merito a questa vicenda sono stati riportati da Pamela anche all’interno della sua autobiografica. Quest’ultima riprende il duro periodo che avrebbe condiviso con l’ipotetico uomo.
“Tutti hanno pensato ci abbia guadagnato qualcosa, eppure da quando è successo non ho più lavorato. Nella mia autobiografia l’ho spiegato: sono stata spinta a farlo. Ho subito una violenza gravissima e francamente non posso che andare a testa alta per essere sopravvissuta” spiega Pamela Prati.
Quest’ultima termina spiegando: “Preferirei che quel nome non comparisse in questa intervista. Ho subito una truffa affettiva crudele, tagliata su misura per me. Non voglio aggiungere nulla: se ne stanno occupando gli avvocati nelle sedi appropriate”.