Paola Perego ore di ansia per il figlio Riccardo, a contatto con positivi Coronavirus: il tampone effettuato dopo 6 giorni
Ore di ansia per Paola Perego, la conduttrice si sfoga e spiega cosa sta succedendo al figlio Riccardo, a contatto con positivi COVID-19
Ore di ansia e di apprensione per la nota conduttrice Paola Perego. La donna, tramite dei post sui social, ha spiegato quanto sta accadendo al figlio Riccardo Carnevale. Il ragazzo, che di professione fa il dj, è stato a contatto in diverse discoteche con altre persone positive al Coronavirus.
Un suo collega, Lorenzo Palazzi dj romano, è risultato positivo. Entrambi hanno lavorato al County di Porto Rotondo e alla Capannuccia di Ansedonia sull’Argentario, due locali molto famosi. Il ragazzo, dopo anni di studi musicali, si trova alle sue prime esperienze lavorative.
Paola Perego ha spiegato: “Ha rinunciato a Ibiza, è stato in vacanza in montagna proprio per non correre pericoli. Il suo amico appena ha capito di stare male ha chiamato tutti. Riccardo da solo ha applicato il protocollo e si sta battendo per un tampone! Questi ragazzi sono giovani ma responsabili”.
Le condizioni di salute di Riccardo Carnevale ancora non sono chiare. L’intervista risale a qualche giorno fa, perché oggi come spiega la donna sui social, il giovane ha effettuato il tampone.
Non sappiamo come sta. Nel senso che non ha sintomi, ma nonostante sia stato a contatto con i ragazzi positivi e nonostante abbia chiamato subito il medico di base che gli ha prescritto il tampone, non è riuscito a farlo. Ieri, stanco di aspettare di essere chiamato dall’ospedale, alle 14 si è messo in fila al drive-in. Quando alle 20 è arrivato il suo turno, lo hanno rispedito a casa perché dovevano chiudere. Questo è assurdo. Fare ballare questi ragazzi tutti appiccicati e sudati non doveva essere permesso. Lui è andato lì per lavorare dopo un lungo lockdown. Adesso ci chiediamo se era davvero necessario riaprire le discoteche per richiuderle poco dopo. A che cosa è servito?
Il marito di Paola Perego commenta la vicenda
Anche Lucio Presta ha voluto dire la sua in merito a quanto accaduto al ragazzo. E ha raccontato, anche lui sui social, quanto accaduto:
Il figlio di mia moglie è uno dei 2 dj delle serate in Sardegna e Argentario. Gli comunicano che alcuni dei partecipanti, gli organizzatori e l’altro Dj risultano positivi al Covid. Applica il protocollo e chiama il medico di base, che ti prescrive tampone. Chiama lo Spallanzani per dare dati e chiede che gli venga fatto un tampone. Risposta: la chiamiamo noi e non si sente più nessuno, allora richiama e gli dicono vada in fila Drive in più vicino per fare tampone, esegue con mascherina e protezioni individuali, sei ore di fila in auto ed eccoci, tocca a lui. Ma sono le 20, devono chiudere , torni domani, anzi lei non dovrebbe uscire di casa perché potenziale positivo, lui replica ma io ho chiamato e mi hanno detto di venire qui, ok va bene torni domani mattina alle 8.30.
Nel frattempo siamo al 4 giorno , chiudere subito discoteche! Perfetto, ma intanto questo ragazzo che ha seguito il protocollo che VOI AVETE PREVISTO IN QUESTI CASI, che deve fare? Interessa a qualcuno o facciamo un po’ come cavolo ci pare? Vogliamo accertare che lui e gli altri possano essere certi se sono positivi o no e comportarsi come si deve a seconda del caso? Anche stavolta ci vorrà un pizzico di fortuna e tanta pazienza.