Paola Perego piange a Le Iene
Sempre per la questione delle "Donne dell'est".
La questione del programma “Parliamone sabato” di Paola Perego chiuso dopo le polemiche per quell’elenco del perché le donne dell’est sono migliori delle donne italiane sembra essere diventata una spy story. In occasione dell’ultima puntata delle Iene, dopo due giorni dalla chiusura dello show per le giuste polemiche sollevate da quelle frasi sessiste che ancora dobbiamo digerire, a parlare è proprio la conduttrice del programma di Rai Uno, che, in lacrime, ammette di stare male e di essere stata messa in mezzo in una cosa più grande di lei.
Paola Perego a Le IeneSabrina Nobile l’ha intervistata e Paola Perego ha confessato: “Sto male perché mi sento messa in mezzo in una cosa molto più grande di me. E sto male per tutte quelle persone che, fidandosi di me, mi hanno seguita in questo programma. Ora resteranno senza lavoro. Guadagnano due lire ed ora veramente avranno problemi a pagare l’affitto, perché non è che gli stipendi Rai proprio ti permettono di navigare nell’oro”.
La conduttrice si dice “disorientata. Ancora non mi rendo conto di quello che sta accadendo. Sono spaventata, non riesco a rendermene conto. Vedo i giornali e mi sembra una cosa surreale che non sta capitando a me”. Ma cosa è successo davvero? Paola Perego confessa e non ha paura di dire quello che pensa riguardo al trattamento che le è stato riservato.
“In tv abbiamo visto qualunque cosa: c’è gente che ha bestemmiato, hanno intervistato il figlio di Totò Riina facendogli l’altarino. Questo era un gioco. È scoppiata la bomba ma la bomba non c’è. Hanno usato me come potevano usare forse qualcun altro: forse ho un marito scomodo“. Il marito è Lucio Presta, l’agente dei divi. Paola Perego, ovviamente, conferma che quella lista è stata un errore: “Può essere stata una pagina brutta ma è incredibile perché dal niente è partita un’eco mostruosa su una cosa che non esiste”.
C’è qualcosa di strano in questa vicenda: “Gli argomenti in Rai vengono approvati prima di essere messi in onda. Dal capostruttura, dal direttore di rete. Mi hanno approvato questo argomento e mi hanno cassato il femminicidio perché secondo loro non era nella linea editoriale. Prima l’approvano e poi si scusano? Ma di cosa? Si sono dissociati da una cosa che avevano approvato e adesso fanno la figura di quelli che stanno salvando l’Italia da questo ‘mostro’ sessista, che porta in tv queste cose”. Aggiungendo poi: “La cosa non si ridimensionerà. Anche perché dalle posizioni che hanno preso è molto difficile tornare indietro e poi sono dei codardi”.