Paola Turani racconta sui social il parto del suo bambino e pubblica le foto crude ma reali di quella notte
Foto reali, quelle pubblicate da Paola Turani. La famosa modella ha voluto raccontare la sua eseprienza stremate e bellissima del parto
Paola Turani è diventata mamma. Il piccolo Enea Francesco Serpellini è arrivato a coronare il suo sogno di maternità. La famosa modella, dopo giorni di silenzio durante i quali ha voluto godersi la sua nuova vita da neo-mamma, ha deciso di raccontare ai suoi numerosi seguaci il parto e quello che ha attraversato la notte della nascita.
Spesso si racconta soltanto la parte bella, ma tutte le mamme sanno che quell’esperienza può essere anche terribile e che mai la dimenticheranno nella vita.
Paola Turani aveva provato per molto tempo a rimanere incita e dopo tante delusioni, quel test positivo è stato per lei la cosa più bella di tutta la sua vita. Per tanto tempo ha combattuto contro l’infertilità e aveva deciso insieme al futuro papà, di procedere con la procreazione medico assistita. Poi è arrivato l’inaspettato e bellissimo miracolo. La modella è rimasta incita in modo naturale.
Il parto di Paola Turani
Lo scorso giovedì, intorno alle 18:00, Paola Turani ha rotto le acque. Dopo le contrazioni, sempre più vicine e dolorose, la modella è corsa in ospedale. Il momento tanto atteso era finalmente arrivato.
Il suo racconto sui social non è stato come quello di tutte le altre influencer, che hanno pubblicato foto truccate e sorridenti. La Turani si è mostrata distrutta, nel letto d’ospedale, appoggiata al neo-papà, che le asciugava il sudore dopo quel doloroso parto.
Sul divano sdraiata con Gnomo (uno dei cani di famiglia), che mi osservava cercando di respirare assecondando il dolore sono scoppiata in un pianto disperato. Alle 00.10 ero dilatata di 5 cm. Alle 00.20 non c’è stato nemmeno più il tempo di fare l’epidurale perché ero già di 10 cm e quindi pronta per le spinte! Io: “Noo! Non funziona così!” E l’epidurale?! Nulla. Non c’è tempo.
Il momento della nascita è poi arrivato.
E qui la parte più incredibile, una sensazione che ricorderò per tutta la vita con Ricky che gridava: ‘Forza amore! Si vede la testa! Ci sei quasi!’ Dopo 35 minuti circa di spinte con sottofondo la canzone Meraviglioso amore mio, il primo pianto di Enea e ogni dolore sparito (più o meno).
Mi avete chiesto: ma tu Paola come stai? Provata. Nuovi ritmi, nuovo equilibrio, nuovo tutto. Priorità lui. Ed è bellissimo così, ma mi sono un po’ annullata. Ci vuole tempo per abituarsi ai cambiamenti, figuriamoci a questo, al più bel cambiamento della mia vita.
L’infertilità, le delusioni, la gravidanza inaspettata, le contrazioni, il dolore lancinante e poi il suono più bello di tutta la vita: il pianto del piccolo Enea. Le donne, come la stessa Paola Turani ha sottolineato, in quel momento tirano fuori una forza pazzesca. Poi ogni dolore scompare, alla vista di quel piccolo angelo indifeso stretto tra le proprie braccia.