Paris Jackson, la figlia di Michael Jackson rivela un doloroso passato
La giovane figlia del re del pop ha raccontato il suo passato doloroso tra autolesionismo e tentativi di suicidio. Prima della rinascita, arrivata grazie ad una profonda consapevolezza.
La figlia dell’amato cantante Michael Jackson, Paris Jackson, rivela un doloroso passato: “Più volte ho cercato di uccidermi“.
Paris Jackson ha rilasciato un’intervista al format di Facebook Watch “Unfiltered“, in quest’occasione ha rivelato il suo passato doloroso. La sua adolescenza è stata segnata dalla depressione per la perdita di suo padre Michael.
“La sua morte mi ha rovinato l’esistenza, ho provato a uccidermi più volte“.
Senza troppi giri di parole, la 22enne ha rivelato che la prematura scomparsa del padre le ha sconvolto la vita.
Il periodo buio di Paris Jackson
Insieme ai suoi fratelli, Prince Michael Jackson II e Blancket, è andata a vivere a casa di sua nonna Katherine a cui erano stati affidati i tre bambini della pop star.
In quel periodo, rivela la 22enne, “ho preso un sacco di peso e (mangiare) era diventata una dipendenza“. “Poi un cugino mi ha chiamato grassa, così mi sono convinta di non poter più andare avanti. Ed è così che sono caduta nell’autolesionismo“.
La delicata fase dell’autolesionismo
La ragazza ha iniziato a farsi del male senza mai pensare però che “sarei morta, perché avevo sempre il controllo del rasoio e sapevo quanto profondo stavo tagliando“, ha confessato.
Il rilascio di dopamina era il motivo per cui si autolesionava:
“Se la dopamina si chiama droga, un motivo c’è“, ha detto, “perché dopo ci si sente bene“. Ha poi aggiunto che altre cose “come il cibo, il se*so, le droghe, la musica e l’esercizio sono attività che causano un rilascio di dopamina“.
Dai tentativi di suicidio alla rinascita
Purtroppo Paris è andata anche oltre l’autolesionismo, più volte ha tentato di togliersi la vita.
La depressione è stata presente per molti anni della sua vita fino a quando è arrivata alla convinzione che il “dolore è molto meglio dell’insensibilità, perché almeno provi qualcosa“.
Ha pubblicato il suo primo album che racchiude canzoni che parlano principalmente di dolore. Sono cinque canzoni in coppia con Gabriel Glenn. Insieme hanno formato il duo “The Soundflowers“.