Le parole di Drupi su Mia Martini

Le parole di Drupi su Mia Martini sono forti e senza pietà: ecco cosa ha detto.

Le parole di Drupi su Mia Martini sono dure e non fanno sconti a nessuno. Il cantante non ha peli sulla lingua e si dice  arrabbiato e schifato dell’atteggiamento di molte persone che adesso affermano di essere amici di Mia Martini ma che, quando Mimì era ancora viva, la evitavano e facevano gli scongiuri nella sua presenza.

Giampiero Anelli, in arte Drupi, ha deciso di parlare in occasione dell’uscita del film sulla vita di Mia Martini, in cui Mimì viene interpretata dalla bravissima attrice Serena Rossi. Il cantante pavese non ce la fa a vedere come tutti adesso parlano di Mia Martini, raccontando di amicizie che, secondo lui, non sono mai esistite.

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Drupi è amareggiato e seccato e non riesce a trattenere la sua insofferenza durante l’intervista concessa al settimanale Oggi. Il cantante ha deciso di sparare a zero contro quelle finte amicizie uscite a gala adesso che sono passati tanti anni dalla morte di Mia Martini. “Sono ipocriti” ha commentato Drupi, “la schifavano tutti… C’è un limite all’ipocrisia dei brutti stronzi che vantano amicizie immaginarie. Ormai è pieno”.

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Drupi ormai non si ferma più. Il suo sfogo continua: “Ora tutti la conoscevano, tutti le erano amici. E cavalcano l’onda. Quando a frotte all’epoca, nell’ambiente, la schifavano: entrava in sala di registrazione e si toccavano gli attributi per fare gli scongiuri”.

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Poi ricorda che molti non riuscivano nemmeno a pronunciare il nome di Mia Martini: la chiamavano “l’Innominabile”.

Il cantante pavese ha un solo momento in cui si fa sopraffare dal dubbio ma poi riprende il discorso, deciso a smascherare i finti amici di Mia Martini: “Forse dovrei tacere per non fare anche io la figura di quello che… Ma è uno sfogo d’istinto che le devo“. Chi lo conosce sa bene che è una persona molto vera che si lascia guidare dall’istinto.

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Poi Drupi racconta che la sua carriera la deve a Mia Martini: “Era il 1973. Io, agli inizi, sconosciuto, bazzicavo la Ricordi a Milano ma stavo quasi per mollare il colpo. Mia, all’epoca, era la regina dell’etichetta. Un giorno mi chiesero di incidere il provino del pezzo che lei avrebbe dovuto portare a Sanremo: Vado via di Riccardi-Albertelli. Alla fine però non se la sentì di andare e i discografici mi dissero: «Perché non ci mandiamo quel ragazzino che ha fatto il provino?»”.

Le parole di Drupi dimostrano, ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, che Mia Martini era una persona meravigliosa in grado di portare luce nelle vite di tutti e che l’etichetta di “porta sfortuna” che le avevano cucito addosso i maligni era sono un’invenzione delle loro menti malate.