Per colpa di Jovanotti non è diventata nonna: ecco la risposta del cantante
Una vicenda davvero curiosa!
Per colpa di Jovanotti c’è una donna italiana che non è ancora diventata nonna. E chissà quanti altri aspiranti nonni sono nelle sue stesse condizioni, perché le accuse di questa signora non riguardano solo la sua amata figlia, ma un’intera generazione di fan del cantante italiano. La surreale accusa arriva da una donna, Anna Zucca, che su Facebook finalmente si sfoga dicendo tutto quello che pensa del cantante di tante belle canzoni d’amore. Per colpa sua, la figlia non ha ancora trovato la dolce metà e lei fino ad allora non potrà diventare nonna. Ecco cosa ha scritto la donna su Facebook.
“Caro Lorenzo Jovanotti,
sappi che ti ritengo in parte responsabile del fatto che io non sia ancora diventata nonna. Crederai di avere a che fare con una vecchia pazza ma no, non è così e te lo dimostro subito. C’è una intera generazione di giovani donne che , da anni, crede ciecamente a quanto scrivi nelle tue canzoni. Questa schiera di ragazze da tutta la vita apre la finestra con la speranza di trovare una trave appesa al cielo con seduto sopra un ragazzo che canta loro una serenata, invece, vedono il loro dirimpettaio in mutande che si gratta il sedere mentre si fa il caffè. Ma non si arrendono. Neanche quando il boy di turno preferisce passare il sabato pomeriggio a dormire sul divano mentre loro ascoltano in cuffia la tua voce che “dopo tre secondi muoio se io non respiro te”. Deve esistere un uomo così, sicuramente c’è e mi sta aspettando chissà dove. I giorni passano, le ragazze crescono ma la speranza non cede il passo alla rassegnazione. Quando, dopo diverse storie d’amore finite per mancanza di poesia, per infantilismo acuto maschile , per noia e frustrazioni, nel cervello delle femmine comincia ad affacciarsi un dubbio, un punto di domanda: “Vuoi vedere che un uomo così non esiste?”.
Tu, caro il mio Lorenzo, che fai? Pubblichi un altro cd….e allora dillo che vuoi rovinarci! E si riparte: in metropolitana la giovane donna in questione si guarda attorno speranzosa alla ricerca di un uomo che le dica “lavoro tutto il giorno e tutto il giorno penso a te”, mentre il ragazzo di turno le telefona e le dice: “stasera non possiamo vederci perché ho gli allenamenti, domani calcetto e venerdì pizza con i colleghi. Ci vediamo sabato sera e magari stiamo a casa perché sono stanco.” Non si può continuare così, bisogna porre un argine. E’ necessario che tu, caro Jovanotti, pubblichi una lettera aperta nella quale dichiari sotto giuramento che hai dei difetti, che ti metti le dita nel naso, che il tuo alito puzza moltissimo la mattina e che quello che scrivi è puro frutto di fantasia, che l’uomo perfetto non esiste, che nessun uomo sano di mente salirebbe su una instabile impalcatura per fare una serenata e che, nella vita, bisogna essere consapevoli che avere qualche difettino fa di noi persone più interessanti perché la perfezione è solo una grande noia.
Settimana prossima io e mio marito passeremo da Cortona ,facciamo un viaggetto di qualche giorno per festeggiare in anticipo il nostro quarantesimo anniversario e visitiamo le tue zone, sarebbe molto carino che tu ti facessi trovare così da bere un caffè insieme e fare schiattare d’invidia la mia figliola. Nel caso ritiro la tua dichiarazione e gliela regalo per il compleanno!! Grazie e a presto”.
La risposta di Jovanotti non si è fatta attendere: “grande Anna! in questi giorni la tua lettera me l’hanno segnalata in tanti, dicendomi che ti devo rispondere assolutamente!
Prima però ho una partita di calcetto tra ciclisti contro maratoneti, un giro in moto, la schedina del totocalcio, la terza stagione di narcos e un disco da finire per cui ti risponderò magari domani, ma dopo il moto GP, anche se Vale si è rotto una gamba. E comunque poi mi dovrò riposare quindi vedrò di risponderti forse lunedì. Intanto per favore le ordini tu le pizze?
E quando passate da Cortona non dimenticatevi di bere alla fontanella della perfezione, che non ti dico dov’è, chiedilo a tuo marito, che ha l’aria di saperlo meglio di tutti.
E per quel tuo proposito di diventare nonna non avere fretta, io punterò fino all’ultimo a scrivere canzoni in cui le ragazze sono magiche e le nonne sono belle come nelle foto da ragazza, e posso portare delle prove che i miei pezzi sono realistici, sono documentari in musica più che canzoni. E chi prova a contraddirmi lo stendo con una fiatata.
Ciao grazie la tua lettera mi ha fatto pensare cose belle“.
Che bella storia, non trovate? Anche noi facciamo parte della generazione Jovanotti, ahinoi!