Pierluigi Diaco: “Resisterò a questo linciaggio mediatico”
Pierluigi Diaco si dice amareggiato, ma non si lascia intimidire dalle accuse, pronto a difendersi in tribunale
Pierluigi Diaco, finito nell’occhio di un ciclone di polemiche, si difende dalle accuse. Dichiara: “Resisterò a questo linciaggio mediatico“. Andiamo per ordine e vediamo cosa è successo. Il programma ‘Io e Te’ sta via via prendendo forma.
Il conduttore si dice molto contento per il successo che il format sta riscontrando. Ma al successo si accompagnano anche le polemiche, recenti e passate. Insieme all’orgoglio che il successo della trasmissione gli sta regalando, per Pierluigi Diaco arrivano anche diversi, spiacevoli eventi e attacchi. In primis il conduttore si è scagliato contro Alberto Matano, per difendere Lorella Cuccarini. Pierluigi Diaco ha di fatto sostenuto che la Cuccarini sia stata messa all’angolo e tirata fuori dal programma ‘La Vita in Diretta’, il format di RAI 1.
Pierluigi Diaco è stato vittima anche di un’altra polemica: quella con Giorgia Luzzi. La conduttrice aveva commentato sui social in questi termini: “Mi viene in mente quando un “collega” mi lanciò una sedia. E solo per aver espresso il mio parere.
Fortunatamente il “caro collega” aveva sì un ego spropositato, ma anche una mira scarsissima. Mi ribellai, e nel tempo ho pagato le conseguenze anche di quello”. Dinanzi a tali dichiarazioni, evidentemente riferite a Pierluigi Diaco, il conduttore è andato su tutte le furie.
Diaco non so perde in mezzi termini e alle accuse ricevute risponde su Twitter così: “Resisterò a questo schifoso linciaggio mediatico. Se qualcuno osa sostenere che avrei tirato una sedia ad una conduttrice con cui ho condiviso l’esperienza di Uno Mattina Estate nel 2010, passo alle azioni legali”. Parole riferite a Georgia Luzi, come risposta ai suoi attacchi. Diaco conclude con un bel: “Ora basta”.
Il conduttore ha le idee chiare e dichiara guerra in tribunale. Anche i fan hanno immediatamente compreso la gravità delle accuse lanciate. Oggi il conduttore si dice sconcertato e amareggiato dalla situazione. Ma non si lascia intimidire e a testa alta promette giustizia.