Pio e Amedeo, dopo il famoso dialogo replicano alle critiche: “Non chiediamo scusa”
Dopo le asprissime e durissime critiche arrivate da tutto il mondo dello spettacolo e non, Pio e Amedeo replicano sui social
Dopo il monologo super criticato di Felicissima Sera, Pio e Amedeo tornano all’attacco e spiegano qual era la loro intenzione nel pronunciare quella parola. Inaspettatamente, il duo comico pugliese non ha accennato a scuse, ma si sono limitati a chiarire le loro posizioni:
Siamo alla Folliaaaa. Qualcuno forse da questo post si aspetta delle SCUSE e lo avvisiamo subito che rimarrà deluso. Pensiamo che moltissime persone che hanno attaccato il nostro monologo non l’abbiano nemmeno visto per intero e che tanti lo abbiano guardato già prevenuti. Bene, ci rivolgiamo a loro, a “voi”.
Proprio con questa premessa, Pio e Amedeo sostengono che quelle parole sono state travisate e fraintese per creare appositamente la solita “querelle politica”, ma il duo comico sostiene di aver fatto come sempre pura e vera SATIRA.
Pio e Amedeo hanno poi raccontato di quando, tempo fa, sono andati in Russia per provare sulla loro pelle “la puzza dell’omofobia“. Accompagnati da Vladimir Luxuria, infatti, hanno intrapreso il viaggio per capire cosa si provasse e per far sentire, testuali parole, “il diritto di uguaglianza”.
Il duo comico poi, prosegue provando a rispiegare di nuovo le parole del loro monologo, la famosa parola “intenzione”, è stata secondo loro malcapita:
Le persone cattive purtroppo possono fare anche a meno dei “vostri” divieti linguistici. LE PAROLE HANNO LA LORO IMPORTANZA! Eccome se ce l’hanno…ma non SONO NULLA IN CONFRONTO ALL’INTENZIONE! È logica: “le parole non valgono quanto l’intenzione!” Questo abbiamo detto! NON CI PROVATE Si può fare così schifo anche usando solo termini “politicamente corretti”.
Passiamo al nostro suggerimento di usare l’ironia: l’utilizzo dell’ironia laddove si può, è chiaro, è solo quello di tentare di disinnescare l’offesa. NESSUNO HA DETTO CHE l’IRONIA DISINNESCA LA VIOLENZA!La risata è solo un palliativo all’ignoranza, perchè se l’ignoranza è come il covid, il sorriderci su e non dare troppa importanza ai vocaboli è il vaccino. E IL VACCINO NON È LA CURA! Sorriderci su è solo l’ombrello sotto l’acquazzone.
Pio e Amedeo spiegano poi che, secondo loro, non bisogna appartenere ad una comunità per capirne le problematiche e le debolezze. Al contrario, bisogna conoscerne i carnefici, coloro che insultano e sparano a zero.
Esistono i cattivi, i vili, gli schifosi… quelli che adottano la violenza, è contro di loro che ci dobbiamo concentrare. PERCHÈ OGNUNO È LIBERO DI FARE CIÒ CHE VUOLE, SEMPRE MA NEL RISPETTO DEL VIVERE CIVILE! Questa è Democrazia.
Quando diciamo “VOI” ci rivolgiamo a quelli che non hanno capito il nostro messaggio. Perchè fortunatamente, di gay, neri ed ebrei che hanno capito il senso di quello che abbiamo detto ce ne sono tanti, tantissimi, e sono quelli, come noi, a cui basterebbe raggiungere LA VERA UGUAGLIANZA.