Raffaella Carrà, l’omaggio bellissimo durante Italia-Inghilterra
L'omaggio della Uefa ad uno dei miti della canzone italiana
Notte di festa ieri sera per l’Italia intera con la vittoria degli Europei di calcio. La nostra nazionale ha sconfitto in finale ai calci di rigore l’Inghilterra che giocava a Londra, in casa propria davanti a 60mila spettatori inglesi. Tra i tanti momenti emozionanti della serata c’è anche il commovente omaggio che la Uefa ha voluto fare ad una stella della musica italiana: Raffaella Carrà scomparsa la scorsa settimana dopo una brutta malattia.
Alcuni dei brani storici della Carrà sono stati suonati prima della gara durante il riscaldamento. Ma non è finita qui perché dopo il trionfo degli azzurri e la cerimonia di premiazione, al Wembley hanno suonato “A Far l’Amore Comincia Tu” brano famosissimo in tutto il mondo. Poi subito dopo gli altoparlanti dello stadio hanno suonato Notti Magiche di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, vera colonna sonora della nazionale.
Raffaella Carrà, la sua donazione prima di morire
Oggi si è venuti a conoscenza intanto che Raffaella Carrà che prima della sua morte ha donato alla Confraternita della Misericordia di Porto Santo Stefano la palestra all’Argentario dove si allenava. Un gesto di altruismo che dimostra la bella persona che era.
“Ci incontrammo dal suo notaio a Roma e anche in quell’occasione la sua presenza si caratterizzò dall’accoglienza, dalla disponibilità e dalla dolcezza”. Tra le parole d’affetto, il governatore della Misericordia lascia spazio però anche a “uno strano presentimento. Nonostante la sua dinamicità di sempre, rimase con gli occhiali scuri e la mascherina per tutto il tempo. Sembrava che volesse nascondere qualcosa…e forse, alla luce di questa tragedia, penso volesse tenere per sé il brutto segreto e non mostrarlo a nessuno”.
Come gesto di riconoscenza le fu donato un quadro con uno scorcio bellissimo di Porto Santo Stefano. Sulla destra dell’opera, realizzata da uno dei ragazzi dell’associazione, una dedica speciale: “A Raffaella Carrà, quale piccolo segno di riconoscenza e gratitudine da parte di ogni volontario che, grazie al suo gesto, trova lo stimolo per un rinnovato impegno di servizio a favore dei sofferenti e bisognosi”.